lunedì 20 febbraio 2012

Ariccia: gemma architettonica del Bernini.




Il 28 agosto 1827 Stendhal  nel suo celebre libro "Le passeggiate romane" riporta che "il più bel bosco del mondo è quello dell’Ariccia"
Ariccia ifatti è stata e rimane un bellissimo luogo a alle porte di Roma immerso nello stupendo parco dei castelli romani. Si raggiunge da Roma in breve tempo ed appena superato Albano attraverso un ardito ponte a tre ordini di arcate,costruito nel 1854 per volontà del pontefice Pio IX,si incontra Ariccia,una città romana antichissima riportata nella letteratura latina. Nel Medioevo fu soggetta ai Tuscolani ed a altri feudatari per passare poi ai alla Chiesa, ai Savelli e nel 1661 ai Chigi,la casata di Alessandro VI.
In questo splendente periodo artistico del Barocco romano il Papa , grande estimatore del Bernini, affidò al grande architetto e scultore la sistemazione architettonica della piazza.
Portata a termine nel 1665, è ornata di due fontane e delimitata dal maestoso palazzo Chigi,che ha l’aspetto di un castello fortificato da quattro torri, e dalla chiesa di S. Maria dell’Assunzione, ispirata alle forme del Pantheon con il presbiterio affrescato dal Borgognone e due piccoli campanili posteriori simmetrici ed a bulbo,secondo il gusto barocco dell’epoca.
Non meno pregevole iè il vicino santuario di S. Maria di Galloro di cui sono attribuibili al Bernini la facciata e il fastoso altare maggiore dell’altare sul quale è esposta una venerata Madonna col Bambino dipinta su un masso e rinvenuta nel 1621.
Insomma Ariccia, peraltro ben nota per le gite fuori porta e per le rinomate fraschette,si può definire una delle migliori espressioni architettoniche del Bernini.

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