giovedì 3 novembre 2016

Santa Maria della Steccata a Parma.





Si trova a Parma  il santuario mariano  di Santa Maria della Steccata  realizzato a Parma tra il 1521 ed il 1539 ed elevato nel 2008 al rango di basilica minore.
Preesistente alla costruzione della chiesa è dal 1392 un oratorio eretto per ospitare una venerata immagine di san Giovanni Battista dipinta a fresco sulla parete esterna di una casa di strada San Barnaba (oggi via Garibaldi).
L''edificio divenne poi sede di una Confraternita intitolata alla Vergine Annunciata e finalizzata alla distribuzione di doti matrimoniali per le fanciulle nubili povere e prive della protezione paterna.
 Verso la fine del XIV secolo sulla facciata dell'oratorio venne realizzato il dipinto di una Madonna allattante, che divenne presto oggetto di particolare devozione da parte dei parmigiani; dal fatto che l'area dell'edificio era protetta da uno "steccato", realizzato proprio per regolare l'afflusso dei numerosi pellegrini, quella Vergine iniziò ad essere invocata col titolo di Madonna della Steccata.
La chiesa venne consacrata il 24 febbraio del 1539 dal cardinale Gian Maria Ciocchi del Monte, legato papale nei ducati di Parma e Piacenza.
 L'edificio, probabilmente realizzato  con disegni di Bramante è a croce greca  con bracci posti sugli assi cardinali e chiusi da quattro grandi absidi simmetriche, e tra i bracci sorgono quattro cappelle quadrangolari da sempre destinate al culto
La cupola centrale del Sangallo è invece di chiara derivazione romana. 
 L'interno è ornato da affreschi di scuola parmense del XVII secolo: l'intera decorazione pittorica venne inizialmente affidata al Parmigianino, che però riuscì a realizzare solo i pregevolissimi affreschi del sottarco orientale con Tre vergini savie e tre vergini stolte; i lavori vennero proseguiti da Michelangelo Anselmi, che realizzò gli affreschi con l'Incoronazione della Vergine nel catino absidale orientale (su disegno di Giulio Romano), e da Bernardino Gatti, che dipinse l'Assunzione di Maria nella cupola.
Interessanti sono anche i lavori di ebanisteria per gli arredi sacri della sagrestia nobile e gli stalli del coro dei cavalieri.
Da segnalare anche la costruzione nel 1574 di un nuovo organo per la basilica in sostituzione di quello precedente, proveniente da un'altra chiesa demolita e presente nella basilica fin dalla sua apertura al culto.





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