Continuiamo il nostro itinerario alla  scoperta dell’arte carolingia iniziato con la visita alla chiesa di San  Benedetto  a Malles Venosta in alto Adige.
Ci rechiamo quindi in Svizzera nell’incantevole  a Val Monastero (Val Müstair) che è un piccolo mondo appartato, al di là del  Passo del Forno a ridosso del confine italiano. 
La Val Monastero (in romancio Val Müstair ) che  è una valle dei Grigioni e dell'Alto Adige è peculiare dal punto di vista  linguistico perché nella valle si parla oltre al tedesco e l’italiano anche il  romancio,  una lingua di origini non chiare derivante dai Reti e dl Celti,
Per questa amena valle passò Carlo  Magno   durante il suo viaggio verso Roma, dove ricevette l'incoronazione.
Proprio per questa ragione assume grande  importanza il complesso abbaziale benedettino di San Giovanni situato proprio a  qualche centinaio di metri dal confine italo elvetico. 
Si tratta di uno dei pochi edifici carolingi  che si siano conservati con una buona integrità sia nelle mura perimetrali sia  nelle absidi nonché nella fregiatura pittorica interna
La chiesa del monastero risale in particolare  al 775 e vanta il ciclo di affreschi più grande del mondo, dipinto attorno  all'800, durante l'Alto Medioevo: un autentico gioiello dell'arte figurativa di  epoca carolingia. La sequenza figurativa illustra tra l'altro la decapitazione  di San Giovanni Battista. L'abbazia che è inclusa nella lista dei patrimoni  dell’umanità dell’Unesco venne fondata verso il 780 e nel 1167 fu trasformata in  convento femminile. Durante i restauri del XX secolo furono rinvenuti alcuni  affreschi di epoca romanica, databili verso il 1160.
Gli affreschi carolingi raffigurano Storie  dell'Antico e Nuovo Testamento, dipinte verso l'830, purtroppo molto danneggiate  e giudicabili solo nell'insieme. Una delle scene più integre è comunque la  Guarigione dell'Emorroissa.
Sulla controfacciata inoltre, si segnala una  delle prime rappresentazioni del "Giudizio Universale". 
Nell'illustrazione  sono riportate una parte significativa degli affreschi carolingi e la statua di  Carlo Magno.  
 
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