venerdì 14 settembre 2012

Il sito archeologico di Jerah in Giordania.


E' fuori di dubbio che l'Italia sia il primo Paese al mondo per l'arte e per l'archeologia greco romana.
Basta pensare a Roma, al Colosseo e ai fori imperiali ed ai templi di Paestum, Agrigento , Segesta, e Selinunte per rendersene conto. 
Ciò non di meno altri Paesi eccellono per le rovine archeologiche e tra queste la Giordana ove il sito archeologico principale è Jerash. che si trova a 48 Km a nord di Amman, immerso in una valle tranquilla tra le montagne  di Galaad.
Ancora oggi il sito di architettura romana è in ottima conservazione con le sue strade lastricate, colonnati , meravigliosi teatri, bagni, fontane e  mura ancora oggi ben conservate.
Jerash nel suo complesso è un coacervo della cultura del momdo greco-romano  del bacino del mediterraneo e le antiche tradizioni dell'Oriente arabo.
All'interno delle mura della città sono stati trovati resti di insediamenti risalenti al neolitico.
La vera crescita della città si ebbe tuttavia  nel IV secolo a.C con Alessandro Magno per raggiungere il massimo  fulgore nel periodo romano già a partire dal II secolo a.C, come è anche riferito dallo storico Giuseppe Flavio.
Nel 63 a.C Ierash divenne  una delle grandi città della lega  della Decapoli e nel 106 d.C con l'imperatore Traiano quando con l'annessione del Regno dei Nabatei  fu formata la provincia di Arabia. Un ulteriore impulso si ebbe con la visita dell'imperatore Adriano nel 129 d.C .
Dopo che nel V secolo furono costruite chiese cristiane, con l'invasione persiana  nel 614 d.C e con il successivo predominio musulmano  a partire dal 614 d.C la città subì un irreversibile degrado aggravato da una serie di terremoti
La riscoperta della mirabile città dopo un silenzio perpetuatosi per secoli,avvenne a partire dal 1806 e continua tuttora.






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