giovedì 13 settembre 2012

" La questione dei luoghi santi"

Molte volte o quasi sempre la visita dei luoghi importanti dal punto doi vista archeologico  e culturale richiede approfondimento storico.
E' il caso dei luoghi santi del Cristianesimo in Israele caratterizzato dall'intricata confluenza delle diverse confessioni cristiane.
La questione affonda le su radici sin dal XII secolo cioè al tempo delle Crociate quando i Cristiani si mossero verso Gerusalemme per la difesa della Cristianità Si appesantì  il quadro complessivo quando nel 1757 i Greci Ortodossi presero possesso dell'edicola del Santo Sepolcro, della chiesa suoeriore della natività di Betlemme e della tomba ella Madonna nella valle i Giosafat. I Russi otodossi nei secoli successivi contribuirono alla cristallizzazione della situazione.
Nel 1852 il sultano Abdul-Maijd emanò il cosiddetto Firmano che sanciva il mantenimento dello statu quo dop gli ecenti del 1757 contestati ovviamebte dai cristiani cattolici e dai Francescani.
Non si può ad oggi quindi procedere ad alcuna modificazione senza l'accordo di tutte le Confessioni interessate.
Non è un caso che la custodia del Santo Sepolcro sia affidata ai Musulmani  che da secoli hanno il compito di aprire e chiudere le porte del luogo santo per antonomaia, riscuotendo denaro dalle Comunità cristiane

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