sabato 12 novembre 2016

Il Trollfjord, il più piccolo fiordo norvegese.

Tanti sono i fiordi della Norvegia ed uno più attraente dell'altro.
Incantevole e non accessibile a tutte le navi è il Trollfjord. una lingua di acqua che di allunga per 2 chilometri in una stretta gola larga solo poche centinaia di metri: cento all’ingresso del fiordo e ottocento nel tratto più largo.
Le navi di grande stazza non possono entrarvi. Così non è  per le navi della flotta Hurtigruten che a discrezione del capitano  riescono a entrare anche in questo anfratto meraviglioso che separa le due isole settentrionali: Lofoten e Vesterålen.
 Tra i fiordi più belli della Norvegia, il Trollfjord prende il nome dai Troll, personaggi della mitologia di queste parti della Scandinavia.










giovedì 3 novembre 2016

Santa Maria della Steccata a Parma.





Si trova a Parma  il santuario mariano  di Santa Maria della Steccata  realizzato a Parma tra il 1521 ed il 1539 ed elevato nel 2008 al rango di basilica minore.
Preesistente alla costruzione della chiesa è dal 1392 un oratorio eretto per ospitare una venerata immagine di san Giovanni Battista dipinta a fresco sulla parete esterna di una casa di strada San Barnaba (oggi via Garibaldi).
L''edificio divenne poi sede di una Confraternita intitolata alla Vergine Annunciata e finalizzata alla distribuzione di doti matrimoniali per le fanciulle nubili povere e prive della protezione paterna.
 Verso la fine del XIV secolo sulla facciata dell'oratorio venne realizzato il dipinto di una Madonna allattante, che divenne presto oggetto di particolare devozione da parte dei parmigiani; dal fatto che l'area dell'edificio era protetta da uno "steccato", realizzato proprio per regolare l'afflusso dei numerosi pellegrini, quella Vergine iniziò ad essere invocata col titolo di Madonna della Steccata.
La chiesa venne consacrata il 24 febbraio del 1539 dal cardinale Gian Maria Ciocchi del Monte, legato papale nei ducati di Parma e Piacenza.
 L'edificio, probabilmente realizzato  con disegni di Bramante è a croce greca  con bracci posti sugli assi cardinali e chiusi da quattro grandi absidi simmetriche, e tra i bracci sorgono quattro cappelle quadrangolari da sempre destinate al culto
La cupola centrale del Sangallo è invece di chiara derivazione romana. 
 L'interno è ornato da affreschi di scuola parmense del XVII secolo: l'intera decorazione pittorica venne inizialmente affidata al Parmigianino, che però riuscì a realizzare solo i pregevolissimi affreschi del sottarco orientale con Tre vergini savie e tre vergini stolte; i lavori vennero proseguiti da Michelangelo Anselmi, che realizzò gli affreschi con l'Incoronazione della Vergine nel catino absidale orientale (su disegno di Giulio Romano), e da Bernardino Gatti, che dipinse l'Assunzione di Maria nella cupola.
Interessanti sono anche i lavori di ebanisteria per gli arredi sacri della sagrestia nobile e gli stalli del coro dei cavalieri.
Da segnalare anche la costruzione nel 1574 di un nuovo organo per la basilica in sostituzione di quello precedente, proveniente da un'altra chiesa demolita e presente nella basilica fin dalla sua apertura al culto.





mercoledì 2 novembre 2016

itinerari artistici e culturali: Maria Saal al Renon. la Madonna sotto l'ombrello.

itinerari artistici e culturali: Maria Saal al Renon. la Madonna sotto l'ombrello.: Non distante dalla chiesa di San Nicolò, sempre a Renon si trova il santuario di Maria Saal. La navata è sovrastata da una volt...

La villa Torrigiani nella Lucchesia.


E' una delle più belle ville della Lucchesia.
La villa si distingue dalle altre ville lucchesi per la vivace policromia della facciata principale ottenuta sfruttando materiali diversi: pietra grigia e tufo giallo alternati nei pilastri e negli archi, marmo bianco delle statue, intonaco ocra nella parte inferiore e bianco in quella superiore.
L'architetto responsabile di questa decorazione fu il bolognese Alfonso Torregiani.
La facciata sul retro, di stile tardo rinascimentale, è caratterizzata da un grande portico di ordine tuscanico.
All'interno è presente uno scalone ellittico, stucchi e altre esuberanti decorazioni. Nell'attico esiste un teatrino privato.
Si coniugano  dunque scenografia e raffinatezza in questa dimora che risale alla seconda metà del secolo XVI.
 La Villa, tutt'oggi interamente arredata con mobili originali, e il parco risalgono al primo '500, proprietà dell'allora potente famiglia Buonvisi.
Nella prima metà del '600, la Villa di Camigliano venne acquistata dal Marchese Nicolao Santini, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte di Luigi XVI (Re Sole) il quale volle trasformarla in una dimora sontuosa, con un giardino a parterres fioriti e grandi vasche sul davanti nelle quali si riflette la facciata, realizzate come dai progetti di Le Notre per la reggia di Versailles.
 Un lungo viale di cipressi, di circa 700 metri, conduce alla villa. L'alberatura è stata arretrata rispetto al ciglio della strada, dando spazio ad una fascia erbosa per enfatizzare e mettere in risalto questo percorso. Al termine del viale, in prossimità di un maestoso cancello che immette nella proprietà, è situato un piccolo borgo, una volta destinato al personale. L'attuale giardino è il risultato di trasformazioni avvenute nel XIX secolo su un precedente impianto Seicentesco.
 Il parco ha poi assunto dal XIX secolo, sulla parte antistante e retrostante la Villa, un aspetto più romantico con l'inserimento di essenze provenienti da varie parti del mondo,  oltre a molte varietà di Camelie.






martedì 1 novembre 2016

Portofino ed il suo faro.

Siamo a Portofino situato in una profonda insenatura all’estremità sud-orientale del promontorio del Tigullio. 
Il centro cittadino è racchiuso tra casette colorate ed il porticciolo dove sono ormeggiati yacht da favola.
Ne è simbolo la piazzetta che si affaccia direttamente sul piccolo porto. dove i marinai si  riuniscono ed ormeggiano le loro barche. 
Intorno, sotto i portici vi sono tante boutique, negozietti, locali e ristoranti che rendono ancor più pittoresca questo splendido borgo.
 Sempre in centro si trova la chiesa di San Martino che domina il paese, mentre risalendo il promontorio si incontra la chiesa di San Giorgio. 
Infine, proseguendo sulla collina si giunge al celebre Castello Brown, circondato da un magnifico giardino. Stupendo è il panorama di tutto il golfo del Tigullio che si può godere dalla torre,
Secondo Plinio il Vecchio il borgo di Portofino fu fondato durante l'Impero Romano col nome di Portus Delphini grazie alla grande popolazione di delfini presente ai tempi nel Golfo del Tigullio.
Fin dall'epoca longobarda nel territorio operavano i monaci dell'Abbazia di San Colombano di Bobbio.
A partire dal 1229 il borgo diverrà parte integrante della Repubblica di Genova, così come l'intero territorio rapallese, ora sede della locale podesteria, divenendo quasi rifugio della marina mercantile genovese grazie al suo porto naturale.
Nel 1409, dopo il suo allontanamento da Genova, l'imperatore Carlo VI di Francia venderà il borgo a Firenze, ma saranno gli stessi fiorentini a restituire poi il territorio alla Repubblica Genovese. 
Moltissime sono le personalità che hanno frequentato Portofino nel tempo. Tra queste ricordiamo Guy de Maupassant, che dedicherà a Portofino una poesia elogiativa, Guglielmo Marconi, che frequentava abitualmente il Golfo del Tigullio, Sir Winston Churchill, Ranieri e Grace di Monaco, Bill Gates.
Il faro è stato costruito nel 1870 e si presenta con una torre bianca, quadrata con tronco piramidale, alta 12 m, con annesso una casetta di servizio a due piani.
Il faro con una  lanterna  di 40 metri sopra il livello del mare è  stato ed è un preciso riferimento per chi va per mare, essendo l’avamposto del piccolo un porto naturale ottimamente protetto dai venti e dai marosi. 
Il faro è situato a circa 15 minuti a piedi dalla famosa piazza dei Martiri dell’Olivetta di Portofino, ed è accessibile tramite una stradina pavimentata che finisce sulla punta del promontorio. 


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