venerdì 29 giugno 2012

La decapitazione di San Paolo all'abbazia delle tre fontane a Roma.

Nella ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo è molti fedeli si recano nel complesso dell'abbazia delle tre fontane a Roma, nel cui contesto vi è una chiesa dedicata alla decapitazione dell'apostolo Paolo. Perché tre fontane? il motivo è che, secondo la tradizione, la testa di Paolo, cadendo a terra, avrebbe fatto tre rimbalzi  da ognuno dei quali sarebbe scaturita una fonte.
Questa tradizione incerta dal punto di vista storico ci parla della decapitazione dell'Apostolo, così come in un luogo cipriota vi sarebbe la colonna dove sarebbe stato flagellato Paolo.
Al di là di queste considerazioni e tornando alla storia, la chiesa della decapitazione  assieme alla chiesa abbaziale dei Santi Anastasio e Vincenzo e Santa maria Scala Coeli fa parte del complesso monastico denominato appunto Abbazia delle tre fontane  affidato ai frati Trappisti.
E' una lunga storia quella dell'Abbazia: perché a metà del VI secolo si insediò un monastero greco-armeno  che poi divenne cluniacense e dopo lo scisma del 1160, cistercense ed infine trappista.
Visitando il complesso monastico fortificato e preceduto al suo ingresso da un portale, si possono toccare con mano i periodi storici che si sono succeduti. 

lunedì 25 giugno 2012

Sorrento e il Museo Correale di Terranova.


Sorrento e la sua penisola non sono seconde a nessuno per la meravigliosa cornice paessagistica, per il mare, per la sua vivace popolazione.
Sarebbe tuttavia ingiustificato parlare di Sorrento, senza citare il fatto che Sorrento si distingue per la storia, la cultura e l'arte.
Nei testi di letteratura italiana , quando si studia Torquato Tasso, non si può ignorare che il grande poeta era nativo di Sorrento. Ed ancora  non si può dimenticare che a Sorrento soggiornò Ibsen quando scrisse gli Spettri.
Sorrento è ricca di opere d'arte, ma soprattutto ospita il meraviglioso museo Correale di Terranova: un piccolo, ma delizioso luogo d'arte un vero crogiolo d'interesse artistico.
Nel visitare il Museo  si coglie una straordinaria  atmosfera  piena duci e colori  per cui Sorrento una volta andò famosa.
Nell'antica residenza nobiliare si trovano mobili preziosi, raffinate porcellane europee ed orientali e rari dipinti  napoletani e stranieri ed ancora nature morte  napoletane del secolo XVIII ed opere attribuite a Belvedere, abate musicologo e scenografo.
Questo in pillole è Sorrento , la città dei profumi e degli agrumeti  permeata da culture diverse derivate  dalle tante civiltà passate nel corso dei secoli . ( basti pensare agli Etruschi, ai Greci , agli Oschi ed ai Romani. e successivamente ai Longobardi, ai Normanni ed agli Aragonesi).













martedì 19 giugno 2012

A Gerico nel ricordo del sicomoro di Zaccheo.

Siamo a Gerico. Ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco. Egli,èpoichè era basso di statura  , corse in avanti  e poterlo vedere sali su un sicomoro.
Questo ci narrano i Vangeli e grazie a quella vista Zaccheo si convertì
Come dicevamo siamo a Gerico, chiamata nella bibbia "città delle Palme", a 250 metri soyyo il livello del mare mediterraneo.
A sud della Gerico moderna,  sotto i colli e tra il verde si trova la Gerico erodiana, del tempo di Gesù . A nord è la Gerico cananea, la prima città che gli israeliti, guidati da Giosuè, conquistarono, entrando dopo avere attreversato i Giordano, nella terra Promessa che Mose ammirò prima di morire dal monte Nebo in Giordania.
Gli scavi condotti dal 1907 in poi hanno riportato alla luce resti di costruzioni ed abitazioni appartenenti a varie epoche ed alcune di esse risalenti  a circa 8000 anni prima di Cristo.
Gerico perciò può essere considerata la città più antica del mondo finora conosciuta.
Ebbene a Gerico si trova un sicomoro  piantato in epoche successive nella zona dove sarebbe passato Gesù nel suo ingresso a Gerico.
Null'altro  che un luogo devozionale che comunque suscita molta emozione.





lunedì 18 giugno 2012

L'Apostolo Paolo a Cipro.


Nell'immaginario collettivo , quando si parla di Cirpo, il pensiero va alla meravigliosa isola culla di Afrodite, immortalata nella storia dell'arter dalla Venere di Botticelli.
Sarebbe comunque limitativo questo riferimento perchè Cipro è ricca di vestigie rappresentative di tutti i periodi da quello arcaico fino a quello romano, paleocristiano , crociato ed ottomano. Tanto per citarne alcuni.
Un crogiolo di queste antichità  è proprio Pafos uno dei luoghi segnalati dall'Unesco in cui non distante dal piccolo porto e dal castello di Pafos si trova l'accesso all'area sacra della chiesa di Agia Kyriaki (Ciriaco) tempio bizantino fondato nel V secolo ed oggi ceduto dall'arcivescovo ortodosso di Pafos alle comunità cattoliche ed anglicane della regione.
Nella zona circostante vi sono i resti della basilica paleocristiana della Panagia Chrysopolissa che si trova a Kato Pafos non lontano dal piccolo porto e dal castello.
La basilica fu costruita come chiesa a sette navate nel IV secolo ed in virtù delle sue dimensioni  e dei suoi edifici connessi sarebbe stata , secondo gli studiosi, la chiesa metropolita di Pafos in epoca paleocristiana.
La chiesa è associata all'arrivo ed alla presenza a Cipro  dell'Apostolo Paolo.
Paolo fu legato per la fustigazione ad una colonna, che, ancora oggi, è visibile sul lato nord orientale della Chiesa. Della presenza di Paolo sull'isola ne parlano gli Atti degli Apostoli secondo cui, forse intorno al 45 , sarebbe giunto Paolo durante la sua peregrinazione di annuncio del Vangelo.
Sebbene osteggiata la sua predicazione avrebbe comunque indotto  a convertirsi al Cristianesimo il Governatore locale, Sergio Paolo.
Gli arabi distrussero la basilica nel VII secolo, ma l'area continuò ad essere importante dal punto di vista religioso e nello stesso luogo furono edificate altre chiese più piccole, Sul sito della Basilica sopravvivono bei pavimenti a mosaico ed imponenti elementi architettonici in marmo.




sabato 16 giugno 2012

La moschea di Lala Mustafa Pasa Camii o meglio San Nicola a Famagosta.


Ci troviamo a Famagosta in pieno territorio turco cipriota. 
 In questa città cinta dalle stupende mure cinquecentesche, testimonianza dell'epoca d'oro dei Lusignani e del dominio di Venezia ,si staglia nella piazza centrale la moschea di Lala Mustafa Pasa Cami. 
Non si tratta altro che dell'ex cattedrale di S Nicola. 
Sembra di trovarsi, e questa e' la meraviglia, di fronte alla cattedrale di Chartres o di Notredame a Parigi 
E' una cattedrale realizzata al tempo della dominazione francese, modificata successivafmente, durante il periodo ottomano, in moschea
La facciata è superbamente gotica con un bel rosone sovrastata da un minareto a segno di moschea.
L'interno della moschea con le sue pareti gotiche risalta ancora di più  nell'assenza delle suppellettili religiose e nel bianco circostante
Di fronte alla facciata si trova uno stupendo e colossale sicomoro piantato intorno al 1320.

mercoledì 13 giugno 2012

La chiesa bizantina di Kapnikarea ad Atene.

Atene è una città che non si può dimenticare e non solo per il Partenone che ti riporta al mondo greco classico vera culla di tutta la civiltà, ma anche per le sue mirabili chiese bizantine.
Ebbene uno splendido esempio è la chiesa di Kapnikarea situata in una zona esclusiva della città, nella via Ermou da cui si puà raggiungere a piedi Monasterik, il mercatino della Plaka o anche l'agorà
La chiesa che risale al 1050 è riconosciuta come Santa Maria perché dedicata alla madre di Dio.
Secondo la credenza il nome proviene da Kapnikon, un tipo di tassa bizantina imposta in quel periodo.
Potrebbe anche riferirsi al nome della famiglia che ne incaricò la costruzione.
La chiesa a croce greca è caratteristica perché racchiusa inj una cornice di anonimi edifici nasce in realtà da due cappelle una del secolo  XI, l'altra dal secolo XII unite da un nartece.
Da ammirare è il bellissimo campanile  che sovrasta la chiesa al cui interno vi è una cappella dedicata a Santa Barbara molto venerata dalla religione ortodossa. 







martedì 12 giugno 2012

I luoghi di culto di Barnaba a Salamina di Cipro.




Gli atti degli Apostoli di Luca si soffermano molto sulla figura di Barnaba.
Si tratta di Giuseppe di Cipro che secondo le fonti si convertì al Cristianesimo, vendette tutti i suoi averi  e consegnò il ricavato alla Chiesa Cristiana appena nata.
Dopo il battesimo fu rinominato Barnaba,  figlio della consolazione o figlio dell'esortazione.
Fu Barnaba a farsi garante di Saulo di Tarso  ex persecutore dei cristiani e folgorato dalla fede sulla strada per Damasco.
Questa in breve è la vita del cipriota Barnaba  che sarebbe morto a Salamina di Cipro intorno al 61 dC.
Ebbene la tomba di Barnaba  si trova proprio a Salamina nel territorio turco cipriota.
Vi si accede all'interno di un oratorio che vi fu costruito sopra, ora abbandonato, a 150 metri circa dal monastero a lui intitolato.
E' una tomba del periodo romano,scavata nel sottosuolo, di forma irregolare dentro la quale si trovano due arcosoli ed il sarcofago dove vi sarebbe stato il corpo del Santo.
Questo fu trasportato  da Anthemios nel luogo dove tuttora è deposto , cioè nell'abside della navata sud della basilica  che fu costruita poco lontana dalla tomba.
Il luogo divenne un'importante meta di pellegrinaggio ed attorno alla basilica si sviluppò un monastero  che ricade nella zona turca. I monaci sono stati allontanati ed il complesso è ora un museo di icone.


















venerdì 1 giugno 2012

La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola a Roma e i trompe l'oeil di Andrea Pozzo



Nel cuore di Roma in Campo Marzio si trova la chiesa di San'Ignazio di Loyola  dedicata al fondatore della 
chiesa dedicata al fondatore della compagnia di Gesù,adiacente al collegio romano è in perfetto stile barocco e fu costruita a partire dal 1626 con il mecenatismo del cardinale Ludovico Ludovisi, nipote di Papa Gregorio XV
Moltissimi architetti si avvicendarono nella costruzione  come Domenichino, Algaldi e Rainaldi. 
Il progetto tuttavia fu concepito dal gesuita Orazio Grassi,matematico ed astronomo, amico di Galileo Galilei.
La chiesa che misura di lunghezza 82 metri circa e 43 metri di larghezza è a forma di croce latina con presbiterio absidato  e sei cappelle laterali tre a destra e tre a sinistra.
La grande peculiarità della chiesa è nei trompe l'oeil del gesuita Andrea Pozzo.
Infatti, quando si osserva in alto, stando in piedi nel punto  marcato a terra da un disco dorato posto nel pavimento della navata, si ammira la simulazione prospettica di un secondo tempi, sovrapposto al primo, quello reale della chiesa. Il tutto protende verso l'alto dove in una luce aurea è rappresentata la Goria di Sant'Ignazio  con Cristo che manifesta lo stendardo della Croce.
Un altro segno nel pavimento un pò più avanti verso l'altare è il punto di osservazione  per l'osservazione ideale di una seconda tela prospettica, sopra la crociera, che riproduce  l'immagine di una cupola. Infatti la cupola in muratura non fu mai realizzata.