martedì 23 aprile 2013

La Collegiata di San Candido

Nella ridente San Candido in Alto Adige, attraversato dalla Drava  in una cornice paesaggistica suggwsriva si trova tra l'altro la collegiata il cui nucleo originario fu fondato nel 760. Nacque subito un convento di monaci benedettini per favorire la cristianizzazione dei pagani slavi allora insediati nella zona.
Non restano tuttavia di questo nucleo originario tracce certe.
La chiesa venne quindi ricostruita nel 1140 e ne rimangono  le mura esterne, i pilastri , le absidi e la cripta
Una seconda riedificazione si ha a partire dal 1240 quando vengono realizzate le volte della cripta e della navata, il transetto e la cupola della crociera, compresi gli affreschi  di Michael Pacher raffiguranti la storia della Creazione.
In questo periodo l'edificio sacro viene consacrato  a San Candido e a San Corbiniano.
Più tardi viene eretta  la torre campanaria tra il 1323 e il 1326
La struttura nel suo complesso è romanica con una facciata a capanna molto semplice. Importante dal punto di vista artistico è il vigoroso gruppo ligneo del "Crocifisso tra la Madonna e San Giovanni" opera romanica del secolo XIII con colotitura originaria, oggetto di particolare venerazione dal 1411
Sopra il portale  centrale, alle due estremità laterali del prospetto, sono poste due piccole monofore
Il retro della chiesa dove è situato anche un piccolo cimitero è in perfetto stile romanico
La collegiata è il più alto monumento di San Candido e del Tirolo.




domenica 21 aprile 2013

Le case romane del Celio

Al Celio, non lontano dal Colosseo e dal Palatino, in un'area in cui si trovano chiese importanti di Roma come S. Gregorio, S. Maria in Domnica, S. Stefano Rotondo e la basilica dei SS Giovanni e Paolo si trova il clivo di Scauro ove si possono ammirare delle case della Roma antica.
La struttura archeologica è molto articolata perché l'attuale muro perimetrale della chiesa paleocristiana databile al V secolo ha inglobato  la facciata dell'antica insula, della quale si riconoscono il portico ad archi  lungo il clivo e le finestre dei due piani superiori.
L'itinerario si snoda attraverso oltre 20 ambienti  ipogei su vari livelli , in parte affrescati  con pitture databili tra il III secolo d. C e l'età medievale.
Il complesso , formato da tre case per abitazione del II sec  d.C viene trasformato  nella metà del III secolo in    edificio porticato con botteghe a livello strada , retrobotteghe  che affacciavano su un cortile  ed appartamenti per abitazione ai piani superiori.
Tra la fine del III secolo e l'inizio del IV, le unità abitative  probabilmente, a seguito  dell'acquisto da parte di un unico proprietario, vengono ristrutturate e stravolte e diventano  un'elegante domus signorile con ambienti di rappresentanza decorati  da affreschi.
Il nucleo principale è costituito da una domus su due livelli del II secolo d. C, occupata da un impianto termale privato ( balneum) al pano inferiore e da un'insula , caratteristico caseggiato popolare con un portico e taberne al livello stradale ed abitazioni ai piani superiori, costruita all'inizio del III secolo d C lungo il clivo di Scauro
Nella seconda metà del IV secolo in seguito alla traslazione di reliquie di corpi venerati identificati, secondo la tradizione, nei santi titolari della Basilica, viene realizzata una confessio, cioè una nicchia  su un pianerottolo rialzato affrescata con rappresentanze di storie di martiri cristiani. Sulla nicchia si  apre una fenestella confessionis e nel tufo naturale si aprono tre cavità che sono state interpretate come tombe.




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mercoledì 17 aprile 2013

La Mentorella: il santuario più alto del Lazio.











Nel territorio di Capranica Prenestina si trova  il santuario della Mentorella , dedicato a Santa Maria delle Grazie ed ubicato su una roccia a strapiombo. 
Fu costruito nel IV secolo dall'imperatore Costantino sul luogo della conversione di S. Eustachio.
Nel VI secolo viene donata ai Benedettini e diviene fino al XV secolo proprietà dell'abbazia di Subiaco, Abbandonata dai monaci benedettini , subì un degrado  fino al XVII secolo quando fu scoperta  dal gesuita Kicher  che ne diresse il restauro.
La facciata della chiesa è di grande semplicità architettonica ed è adornata da due finestrelle.
L'interno è a tre navate  semplice ed austero. La navata centrale è più alta e vasta delle laterali divise tra loro da grandi archi a sesto acuto, piuttosto schiacciati e larghi sorretti da grossi pilastri rettangolari.
Dallo stile e dalle notizie storiche si può dedurre che fu costruita nel secolo XII 
 Ospita una grotta naturale che si trova dietro la chiesa dove San Benedetto da Norcia visse per due anni
Nella chiesa è conservata una preziosissima statua lignea della Madonna delle Grazie e del Bambino,
Dal santuario custodito dai Padri Resurrezionisti polacchi si ammira un panorama stupendo, lo stesso che si gode  Guadagnolo, il  paese più alto del Lazio con la sua altitudine di 1218 mt.
Il santuario fu caro a Giovanni Paolo II che vi andò in pellegrinaggio.




mercoledì 10 aprile 2013

La Maddalena: fulgido esempio di stile rococò a Roma.

Nel cuore di Roma, non lontano dal Pantheon, si trova la chiesa de "La Maddalena", il più espressivo esempio di chiesa stile rococò a Roma.
Per rendersene conto, basta ammirare la facciata del Sardi, ricca di curve e sinuosità , molto diversa dalla monumentalità del barocco romano.
L'interno presenta una pianta originale, che ricorda  per le sue curve pareti  uno strumento musicale ( una viola od un violino).
Nella chiesa vi è il più complesso e monumentale organo di Roma tutto in legno intagliato e dorato, ornato anche di bianche statue ed opera di un'arista ignoto, forse spagnolo.
Nella cupoletta vi sono festosi affreschi che concorrono a dare a tutta la chiesa grande eleganza.
Non secondaria per interesse è ka sagrestia cinta anch'essa di affreschi ed intagli lignei. 

giovedì 4 aprile 2013

La basilica di Santa Chiara di Assisi.

Il culto per  Santa Chiara in Assisi è intenso quanto quello di San Francesco.
Si respira un vivo misticismo e fervore  nella basilica dedicata alla Santa
A tre anni dalla morte ed ad un anno dalla sua canonizzazione  nel 1257 fu iniziata  la costruzione della Chiesa  e del convento attiguo delle Clarisse che dal 1212 avevano vissuto a San Damiano.
Il sito era quello  della Chiesa di San Giorgi, dove fu sepolto S. Francesco, prima di essere tras,ato nel 1230 nella basilica.
Il complesso architettonico presenta fasce rosa e bianche e maestosi archi rampanti di sostegno ai due lati della chiesa.
L'interno è ad un'unica navata come la chiesa superiore di San Francesco e termina  in un unico transetto  con abside poligonale.
Sul lato destra della navata si  apre la Cappella del Crocifisso su tavola che sarebbe quello che a San Damiano parlò a San Francesco, ordinandogli di sistemare la chiesa.
Dietro alla grata vi sono le reliquie di San Francesco e Santa Chiara.
Nella successiva cappella si distinguono preziosi affreschi di Giotto e di Lorenzetti.
Nella crociera di destra vi sono la tavola con la vita di S, Chiara del cosiddetto Maestro di S. Chiara del XIII secolo,
Anche il Crocifisso nell'abside è attribuito al Maestro di S. Chiara.
L'altare maggiore è racchiuso  da un colonnato di 12 colonnine poligonali, opera di uno scalpellino  umbro del XV secolo.
Nella crociera di sinistra si staglia l'affresco della Natività giottesca del XV secolo. Vi è anche una Madonna con il bambino di tipo bizantineggiante di tipo Hodegetria. di un artista ignoto del XIII secolo.



lunedì 1 aprile 2013

La basilica di San Pietro a San Piero a Grado a Pisa.




Pisa ed i suoi dintorni vanno ricordati non soltanto per la meravigliosa cattedrale e la torre, ma anche per la mirabile struttura ecclesiastica dedicata a San Pietro in località di San Piero a Grado. E' così chiamata perchè sorge in prossimità dello scomparso scalo fluviale  denominato Grado, dell'antico Porto Pisano, dove  secondo la tradizione sarebbe approdato San Pietro Apostolo nell'anno 44,

Glio scavi archeologici hanno riportato alla luce le fondazioni di un edificio paleocristiano costruito su resti civili romani  e poi sostituito da una più ampia chiesa durante l'alto Medioevo.
La struttura basilicale iniziata nel X secolo e modificata tra la fine del XI e gli inizi del XII secolo, ha una struttura basilicale a tre navate con la presenza di due corpi absidati.
L'interno con copertura a capriate è ripartito in tre navate da colonne di spoglio con capitelli classici. nella parte occidentale vi è un ciborio gotico degli inizi del XIV secolo che segna il luogo in cui San Pietro sarebbe sbarcato.
Sulle pareti della navata centralesi trova un ciclo di affreschi eseguito agli inizi del XIV secolo da Deodato Orlandi su commissione della famiglia dei Gaetani  in occasione del Giubileo indetto nel 1300 dal papa Bonifacio VIIII.
Nella parte inferiore vi sono i ritratti dei Pontefici da San Pietro Apostolo a Giovanni XXII
Nella parte intermedia sono raffigurate le mura della città celeste


Santa Maria in Rivotorto ad Assisi.


Un luogo di Assisi molto mistico e legato alla storia del Santo Francesco è il santuario di Santa Maria in Rivotorto detto anche Protoconvento di San Francesco.
All'interno vi è custodito il sacro tugurio, cioè le prime due case dove trovarono rifugio i primo seguaci di San Francesco prima di ottenere  e trasferirsi nella Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.
Fu ne tugurio che San Francesco scrisse la Regola di povertà, semplicità e preghiera e da qui parti per roma con i suoi compagni per andare dal Papa Innocenzo III che approvo oralmente la regola poi approvata definitivamente da Onorio III nel 1223.
Le due piccole abitazioni non originali del 1200 furono inglobate in una chiesa realizzata in stile neogotico affidata all'ordine dei frati conventuali. ( si trova assai grave che le colonne del santuario sino state realizzate proprio nel tugurio)
Suggestiva è la decorazione della porta che raffigura il miracolo di Rivotorto: San Francesco, mentre era in attesa di parlare con il Vescovo Guido II ad Assisi, viene visto volteggiare su un carro di luce dai monaci di Rivotorto.