lunedì 9 marzo 2020

L'abbazia di Senanque : un simbolo cistercense della Provenza.


L’abbazia di Senanque  dell'ordine cistercense fondata nel XII secolo  ha una posizione incantevole tra le colline della Provenza resa ancora più suggestiva, durante l’estate, dai campi di lavanda . 

La struttura dell'abbazia  si articola nel suo complesso in:

  • il chiostro, situato all’esterno della chiesa è il cortile che collega le varie aree dell’abbazia. 

  • il calefactorium, era la stanza utilizzata anticamente dai monaci per la scrittura dei manoscritti. Si trattava anche dell’unica stanza ad essere dotata di riscaldamento;

  • la sala capitolare, raggiungibile anch’essa dal chiostro, viene utilizzata come luogo di ritrovo per le riunioni. Questa era l’unica stanza dell’abbazia nella quale era consentito ai monaci di parlare tra loro. Sempre nella sala capitolare avveniva l’elezione dell’abate reggente dell’intera struttura;

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    la chiesa dell’abbazia, che abbiamo potuto visitare grazie alla messa serale che viene
    celebrata in solo alcune giornate. La chiesa, come tutte quelle cistercensi, è piuttosto spoglia. La pianta è a forma di croce e in stile romanico. La luce entra timida dai fori lungo le mura perimetrali e l’assenza totale di orpelli serve affinché i monaci si dedichino esclusivamente alla preghiera senza essere distratti da alcun elemento;

  • il dormitorio dei monaci è in realtà la prima stanza visibile all’interno dell’abbazia, lungo il percorso di visita. 




domenica 8 marzo 2020

L'abbazia di Nonantola: fulgido esempio di architettura romanica.





La fondazione dell'abbazia di Nonantola risale al tempo dei Longobardi.
L'edificio monastico fu eretto  nel 752 dal Duca del Friuli  che divenne il primo abate dell'Abbazia di Nonantola ove vi  rimase almeno fino al 756, quando venne scacciato dal re longobardo Desiderio. Anselmo   vi fece  ritorno solo nel 774, quando Desiderio venne deposto da Carlo Magno; proprio qui Anselmo morì il 3 marzo dell’803.
La basilica abbaziale  costituisce, insieme al Duomo di Modena, uno dei più importanti esempi di arte romanica inEuropa.
All'interno  si ammira la tipica struttura romanica a tre navate sobria ed essenziale.
L’abbazia non solo è un importante centro benedettino, ma anche  il luogo di custodia delle reliquie del Papa San Silvestro, tutt’oggi lì conservate. 
La basilica ospita infatti le reliquie di:
San Silvestro I Papa, a cui è intitolata l’Abbazia, che è anche il patrono di Nonantola;
Sant’Anselmo, il fondatore;
Sant’Adriano III Papa;
i martiri Senesio e Teopompo;
le vergini Fosca e Anseride.
All’interno dell’antico complesso monastico è oggi ospitato il Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra, che ospita 
° alcune significative opere d’arte sacra provenienti da chiese dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola;
° i dipinti dell’Abbazia tra cui l’Ascensione della scuola ferrarese di Cosmé Tura e il San Carlo che battezza un neonato durante la peste di Milano di Ludovico Carracci;
due rari sciamiti (tessuti medievali) risalenti al periodo immediatamente successivo alla fondazione del monastero;
(X-XII sec.) e il Graduale o Cantatorio (XI secolo);
° alcune tra le più importanti pergamene (esposte a rotazione per via della delicata conservazione) dell’Archivio Abbaziale, che vanta più di 4500 pergamene, di cui 131 precedenti all’anno Mille. 
(il  celeberrimo monogramma, quella di Matilde di Canossa con la sua firma, e quella di Federico I Barbarossa.)
L’Abbazia è stata recentemente riaperta il 16 settembre 2018, dopo la chiusura a seguito del terremoto del 2012.

















  • Abbazia di Nonantola, vista aerea, via Facebook





sabato 7 marzo 2020

Cezanne: il suo atelier in Provenza.

Siamo ad Aix-en-Provence nel cuore della Provenza. nell’assolato sud della Francia.

Qui si trova in un bellissimo giardino l’atelier di Paul Cézanne, che  è stato  uno degli artisti più insigni  del XIX secolo, a metà tra impressionismo e post-impressionismo.

Dal 1902 alla sua morte, avvenuta nel 1906,  Cezanne ha lavorato ogni giorno in una stanza illuminata da una grande vetrata, al primo piano di una casetta di campagna che ha fatto costruire tra gli alberi, sulle alture a nord della città di Aix-en-Provence. 

Nel museo, molto frequentato dai turisti, si conservano  gli oggetti cari all’artista come le maioliche provenzali, il suo camice da laboratorio e il suo cappello.

Il laboratorio-museo coltiva con cura la memoria dell’artista con un negozio-libreria e programma delle esposizioni temporanee nonché degli eventi culturali.




venerdì 6 marzo 2020

La Pieve di Gropina:fulgido esempio di architettura romanica in Toscana:


A meno di due chilometri da Loro Ciuffenna nell'aretino si trova uno degli esempi più suggestivi ed interessanti di architettura romanica in Toscana. 

E' la chiesa romanica più antica del Valdarno ed è intitolata a San Pietro.

Si tratta della pieve romanica di Gropina  il cui nome deriva dall'etrusco  “Krupina”, che si può tradurre come abitato.