domenica 30 novembre 2014

Il trittico del Bellini ai Frari a Venesia.

Fiumi di inchiostro sono stati versati per descrivere ka basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari situata nell'omonimo Campo dei Frari, nel sestiere di San Polo , e dedicata allAssunzione di Maria.
E' a coce latina e ha uno stile gotico veneziano in cotto e pietra d'Istria.
Nella basilica vi è la celebre pala dell'Assunta di Tiziano riportata in tanti libri di storia dell'arte.
No tutti ricordano che nella basilica  il trittico di Giovanni Bellini, composto cioè da tre scomparti: al centro la Madonna in trono col Bambino e due angeli musicanti, a sinistra i Santi Niccolò e Pietro e a destra Marco e Benedetto.
Nonostante la divisione in scomparti piuttosto arcaica, derivata forse da un'esplicita richiesta dei committenti, Bellini risolse l'opera creando una straordinaria continuità spaziale tra i dipinti, messa in risalto, anziché interrotta, dalla cornice disegnata forse dallo stesso autore, che ricrea gli elementi architettonici della pala stessa. E' celebre l'invocazione alla Vergine in latino: IANUA CERTA POLI DUC MENTEM DIRIGE VITAM: QUAE PERAGAM COMMISSA TUAE SINT OMNIA CURAE ("Porta sicura del cielo, guida la mente, dirigi la vita: sia tutto ciò che faccio affidato alla tua cura")
Ai lati, sottili strisce di paesaggio suggeriscono una vasta profondità prospettica.



mercoledì 26 novembre 2014

La stupenda scala Contarini del Bovolo a Venezia

Una gemma di Venezia è la scala Contarini del Bovolo.
E' nascosta all'interno di una piccola corte, alla fine di una stretta calle, laterale al Campo Manin.
Si tratta di uno dei più singolari esempi dell'architettura veneziana di transizione dallo stile gotico a quello rinascimentale.
Alla fine del'400 Pietro Contarini fece aggiungere al suo palazzo  tardo gotico di S. Paternian un nuovo corpo di  scopo di qualificare visivamente la facciata interna del palazzo prospicente un piccolo cortile, un tempo protetto da una cinta muraria.
Una serie di logge sovrapposte congiunge i vari piani alla aerea scala che si snoda a chiocciola - in dialetto veneziano "bovolo" - all'interno di una torre cilindrica traforata da archeggiature ascendenti.
La struttura  si ispira al Rinascimento, ma  ricorda anche i modelli delle torri scalari bizantine, mentre nello spirito è ancora gotica per l'indifferenza verso la modularità e la simmetria classiche e per il ricordo delle facciate colonnari aperte dei palazzi di fine Quattrocento.
La salita della Scala si conclude con un belvedere a cupola dal quale si può ammirare uno splendido ed inconsueto panorama: i tetti, i campanili, le cupole di San Marco, con una visuale sull'intera città.
 Nel 1859, l'allora litografoWilliam Tempell condusse le sue prime osservazioni astronomiche dal belvedere della torre, con un telescopio di sua proprietà. Qui scoprì la cometa C/1859G e la Nebulosa di Merope nell'ammasso aperto delle Pleiadi
















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sabato 1 novembre 2014

La cattedrale di Prato: mirabile esempio di architettura romanico-gotica


Siamo di fronte ad uno splendido esempio di architettura romanico-gotica pratese.
Si tratta della cattedrale di Santo Stefaano a Prato. Ne parlano giustamente tutti i libri di storia dell'arte.
Prevale l'uso della bicromia: alberese chiaro e marmo verde (serpentino), materiali tipici dell'architettura pratese fino al '400.
La facciata attuale, realizzata fra il 1385 e il 1457, fu sovrapposta all'originale romanica di Guidetto da Como, lasciando fra le due una intercapedine che, attraverso una scala e un corridoio al di sopra del portale, permette tutt'oggi di raggiungere il pulpito di Donatello e Michelozzo (originali conservati presso il Museo dell'Opera del Duomo), utilizzato per l'ostensione della Sacra Cintola della Madonna.
Particolarmente originale è il campanile a torre dei primi del Duocento completato intorno al 1356 con l'aggiunta di una cella campanaria a trifore gotiche.
Il portale centrale è sormontato da una raffinata lunetta in terracotta invetriata con la Madonna con Bambino e Santi Stefano e Lorenzo, coronati da una serie di cherubini di Andrea della Robbia (1489).
Al suo interno il Duomo conserva importanti affeschi di Paolo Uccello (Cappella dell'Assunta), Filippo Lippi nella Cappella Maggiore (recentemente restaurati), il tabernacolo della Madonna dell'Olivo dei fratelli Da Maiano (nel transetto destro) e opere di Robert Morris.
 La Cappella della Sacra Cintola  èaffrescata da Agnolo Gaddi ed è  protetta da una meravigliosa cancellata in bronzo ispirata a motivi naturalistici e vegetali.
E' da ammirare il pulpito interno collocato nella navata centrale, in candido marmo, a forma di calice opera di raffinati artisti rinascimentali fra i quali Pasquino da Montepulciano e Mino da Fiesole (1469-73).














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