sabato 1 novembre 2014

La cattedrale di Prato: mirabile esempio di architettura romanico-gotica


Siamo di fronte ad uno splendido esempio di architettura romanico-gotica pratese.
Si tratta della cattedrale di Santo Stefaano a Prato. Ne parlano giustamente tutti i libri di storia dell'arte.
Prevale l'uso della bicromia: alberese chiaro e marmo verde (serpentino), materiali tipici dell'architettura pratese fino al '400.
La facciata attuale, realizzata fra il 1385 e il 1457, fu sovrapposta all'originale romanica di Guidetto da Como, lasciando fra le due una intercapedine che, attraverso una scala e un corridoio al di sopra del portale, permette tutt'oggi di raggiungere il pulpito di Donatello e Michelozzo (originali conservati presso il Museo dell'Opera del Duomo), utilizzato per l'ostensione della Sacra Cintola della Madonna.
Particolarmente originale è il campanile a torre dei primi del Duocento completato intorno al 1356 con l'aggiunta di una cella campanaria a trifore gotiche.
Il portale centrale è sormontato da una raffinata lunetta in terracotta invetriata con la Madonna con Bambino e Santi Stefano e Lorenzo, coronati da una serie di cherubini di Andrea della Robbia (1489).
Al suo interno il Duomo conserva importanti affeschi di Paolo Uccello (Cappella dell'Assunta), Filippo Lippi nella Cappella Maggiore (recentemente restaurati), il tabernacolo della Madonna dell'Olivo dei fratelli Da Maiano (nel transetto destro) e opere di Robert Morris.
 La Cappella della Sacra Cintola  èaffrescata da Agnolo Gaddi ed è  protetta da una meravigliosa cancellata in bronzo ispirata a motivi naturalistici e vegetali.
E' da ammirare il pulpito interno collocato nella navata centrale, in candido marmo, a forma di calice opera di raffinati artisti rinascimentali fra i quali Pasquino da Montepulciano e Mino da Fiesole (1469-73).














 .

Nessun commento:

Posta un commento