domenica 3 luglio 2016

Forlimpopoli: la rocca albornoziana

Nella citta di Pellegrino Artusi ben noto perr le sue eccelse ricette gastronomiche, si affaccia sulla Piazza Garibaldi  la rocca di Forlimpopoli o rocca albornoziana,edificata negli anni compresi fra il 1360 e il 1365 per volere del cardinale Egidio Albornoz, il cardinale al quale il papa affidò la riconquista delle terre romagnole.
 Passato il periodo albornoziano, la città ripassa sotto dominio degli Ordelaffied uno di questi, Sinibaldo fece rafforzare la struttura. 
La rocca ha forma quadrangolare ed è munita di 4 bastioni circolari posti a ciascuno degli angoli. La cortina meridionale è rafforzata dal mastio che custodisce l'ingresso sottostante. Le due torri che guardano ad est attualmente hanno forma circolare, ma gli scavi archeologici hanno messo in evidenza le primigenie forme: avevano forma poligonale e solo verso la metà del Quattrocento furono trasformate apianta circolare.










sabato 2 luglio 2016

Chenouceau ovvero il castello delle dame.



Il castello si trova nella regione Centre Val de Loire ed è il più visitato della Francia dopo Versailles.
La storia di questo castello, dolcemente adagiato sul fiume Cher, è stata contraddistinta dall'attività di una serie di donne che ne hanno curato l'architettura e assicurato la sopravvivenza: costruito nel 1513 da Katherine Briçonnet, trasformato in seguito da Diana di Poitiers e da Caterina de’ Medici, Chenonceau sopravvisse alla Rivoluzione grazie a Madame Dupin. Questa impronta femminile è onnipresente e ha preservato il castello dai conflitti e dalle guerre per farne, da sempre, un’alcova di pace.
Ogni angolo del castello riflette l’impronta femminile, con la sua leggiadria ma sono soprattutto i giardini a renderlo così particolare: la parte realizzata da Diane de Poitiers, custodisce una fontana che spruzza un getto d’acqua alto sei metri mentre quella curata da Caterina dè Medici vanta una superficie di 5.500 kmq, un labirinto di oltre un ettaro e un orto botanico.
Gli  interni sono notevoli: basti pensare alla camera di Diane de Poitiers,  la stanza di Gabrielle d’Estrées, la stanza di Francesco I dove si pul ammirare il più grande camino del castello,una delle prime scale diritte costruite in Francia sul modello italiano, la stanza delle Cinque Regine, la stanza di Caterina de’ Medici, la stanza di Louise de Lorraine caratterizzata da un inquietante rivestimento scuro e da dipinti religiosi macabri che ricordano il lutto della moglie di Enrico III, le incredibili cucine costruite nei piloni del ponte e lo studio di color verde di Caterina de’ Medici.
 E' da ammirare anche un'eccezionale collezione di quadri di grandi maestri: Murillo, Tintoretto, Nicolas Poussin, Correggio, Rubens, Primaticcio,
Il giardino all’italiana di Caterina de’ Medici, mostra il suo massimo splendore da maggio a settembre, vanta 130.000 piante da fiore coltivate nella tenuta.