lunedì 29 ottobre 2012

Lo storico caffè Greco a Roma

In questo blog si sono dedicati più articoli ai caffè letterari di Praga, Budapest, Trieste.
Sarebbe un'incompletezza se non si parlasse del caffè Greco a Roma, il caffè culturale per antonomaia che ha ospitato moltissimi artisti come Leopardi, Goethe, D'annunzio, D'Azeglio, Guttuso, Flaiano ed altri.
Il caffè Greco venne aperto nel 1760 da un greco, tuttavia era tanta l'affluenza di pubblico tedesco che i romani lo chiamarono  il Caffé dei Tedeschi
Erano l'unico punto di riferimento , simile a quello che furono i caffè viennesi  nel'800  per i "grandi Touristi", cioè gli artisti e letterati di passaggio a Roma.
Tutto è documentato da foto, scritti e dipinti di celebri avventori.
Gli interni del caffè sono eleganti e ricordano nei dettagli le antiche battaglie e gli illustri nomi-
La sala omnibus così chiamata per le sue dimensioni è pina di opere d'arte in cui si possono ammirare molti medaglioni, fra i quali spicca il medaglione a rilievo di Re Umberto I.













domenica 28 ottobre 2012

I SS. Quattro Coronati fulgido esempio del Medioevo a Roma



Per la loro connessione con l'arte marmoraria i Santi Quattro sono anche molto cari alla Massoneria.
I nomi dei quattro Santi a è dedicata questa bellissima chiesa sono Castorio,Sinfroniano, Claudio e Nicostrato.
Sono, secondo la leggenda, quattro marmorari cristiani messi a morte sotto Diocleziano per essersi rifiutati di scolpire i pagani
Il sito si presenta come un antico complesso monastico fortificato di modesta apparenza esterna, costituito da un antico palazzo , da una basilica ed altri spazi  come cortili, cripta , convento ed antico palazzo cardinalizio..
Risale al IV secolo ed occupa i luoghi di una ricca residenza di età tardo antica.
Divenne culto cristiano nel 499 data in cui fu già intitolata ai quattro Coronati,
La parte restante è di età carolingia (fine VII secolo) ed attribuita al Papa Leone IV
.Dopo l'incendio di Roberto il Guiscardo nel 1094 il papa Pasquale II ne provvide alla ricostruzione
All'interno possono essere ammirati un'abside unica a Roma che abbraccia tutte e tre le navate
Nel catino absidale  è rappresentato il Paradiso, mentre al di sotto ci sono due ordini di affreschi:i l primo di sette scene tutte dedicate alla leggenda degli scultori; 
 i matronei della chiesa e soprattutto l'oratorio di San Silvestro decorato da notevoli affreschi del duecento di stile bizantineggiante  con storie di papa Silvestro e dell'imperatore Costantino I, il ciclo degli affreschi dell'area gotica  fondamentale testimonianza dell'arte gotica a Roma attribuiti a Jacopo Torriti.
Prevalgono le figure umane che si stagliano su un prezioso sfondo blu e che rappresentano  i dodici mesi dell'anno. Al di sopra sono raffigurate le Arti, nei costoloni della volta le quattro stagioni e sulla vela i segni zodiacali in parte oggi perduti.
Sono di rilevante interesse anche gli oratori di Santa Barbara e di San Nicola.







sabato 27 ottobre 2012

Cafarnao. la città dell'inizio della predicazione di Cristo.

Tutti i luoghi della Terra Santa, soprattutto per chi è cristiano, sono densi di emozione e tra questi eccelle Cafarnao, il luogo ove Gesù diede inizio alla predicazione.
Era, secondo quanto riporta Giuseppe Flavio nel 70 d.C, un grande centro urbano che contava 15000 abitanti che lavoravano prevalentemente con i carovanieri. che si incontravano no appena avere attraversato il Giordano. Cafarnao era una dogana e per questa ragione Pietro era ospitato lì dalla suocera per evitare di pagare la tassa doganale.
Cristo vi rimase due anni e durante questo periodo sono collocati episodi come la pesca miracolosa, la scelta dei discepoli, la guarigione della suocera di Pietro, del paralitico, della emorroissa.
In Cafarnao vi fu una convivenza pacifica di ebrei e cristiani che diede  origine ad una comunità giudeo cristiana detta Minim (eretici) fino al 480, quando fu distrutta  con la rivolta dei samaritani contro gli ebrei cristiani e furono distrutte la chiesa coostruita sulla casa di Pietro e la sinagoga ricostruita in epoca bizantina.
La città con la dominazione araba perse d'importanza e divenne un centro di pescatori..
Dopo un terremoto in epoca crociata  fu abbandonata nel 1200
Della città si persero le tracce fino a quando siop a quando nel secolo scorso  un americano ne portò alla luce alcune rovine,
I francescani identificando nei resti archeologici Cafarnao comprarono dai Turchi il territorio.Non potendo costruire chiese, tennero la zona come area archeologica ove i musulmani misero mano rovinando molti reperti.
Le rovine sono di due tipi: quelli in pietra lavica risalgono ai tempi di Gesù mentre le rimanenti in pietra bianca sono bizantine. Nella sinagoga è presente una ricca simbologia raffigurante la stella di Davide, l'arca dell'alleanza, la stella di Salomone e piante bibliche come l'olivo, la vite, il dattero ed il melograno.
Nel 1968 sulla casa di Pietro è stata costruita  una chiesa a forma di barca e davanti alla chiesa vi è un mosaico di forma ottagonale che apparteneva all'antica chiesa bizantina.
Sotto l'attuale chiesa è sepolto padre Virginio Corbo che condusse gli scavi archeologici.


sabato 20 ottobre 2012

La chiesa ucraina dei Santi Sergio e Bacco a Roma




Nel cuore dell'antico rione Monti si trova la piccola chiesa dedicata ai Santi Sergio e Bacco, che, secondo l'agiografia cristiana, erano due soldati sirianii dell'esercito romano, stanziati in Oriente al tempo di Massimiano Daia, tetrarca di Roma dal 305.
Si rifiutarono di sacrificare a Giove e perciò furono martirizzati.
La chiesa ha origini antiche nota sin dal 796 e menzionata ancora nei secoli X e XI come" Eclesia s Sergi in Suburra"; nel corso dei secoli fu assegnata da papi a vari conventi e monasteri finché Urbano VIII la assegnò definitivamente ai monaci ruteni basiliani che ancora oggi la possiedono.
La chiesa  a cui è annesso un un convento ucraino ha subito varie modificazioni nel corso dei secoli e la facciata, restaurata nel 1970 è in forme neoclassiche e presenta tre ordini.
Al terzo ordine  si trova una finestra sormontata da un timpano triangolare.L'interno è a navata unica e sopra l'altare maggiore si trova un'immagine della "Madonna del Pascolo"
La chiesa oggi è chiesa nazionale degli Ucraini. Di notevole interesse l'iconostasi che separa la navata centrale con pitture a fondo d'oro.







venerdì 19 ottobre 2012

La cappella di Sant'Aquilino a Milano



Chi è Sant'AquilinoSanto Aquilino? E' uno dei moltissimi Santi ascesi all'onore degli altari. Egli in particolare è vissuto intorno all'anno 1015: martire e protettore dei facchini fu ucciso A Milano.
Questa tuttavia è soltanto una curiosità perchè il pensiero, quando si cita questo Santo, va alla meravigliosa cappella a lui dedicata e locata ad est della basilica di San Lorenzo maggiore a Milano.
Si tratta in realtà di un sacello edificato attorno al V secolo come luogo di sepoltura imperiale poiché è presente in una nicchia dell'edificio un sarcofago realizzato, secondo alcuni studiosi, per i figli dell'imperatore Teodosio o Galla Placidia.

Nel sacello su base ottagonale ed interamente rivestito di marmi policromi si può ammirare il mosaico della traditio legis raffigurante cristo filosofo tra i discepoli con fondo oro che non è una prerogativa dell'arte bizantina, in quanto veniva usato anche in occidente
Sono rappresentati gli Apostoli seduti a semicerchio attorno alla figura del Cristo ai cui piedi è posto un contenitore con i rotoli delle Sacre Scritture.
Tutto è realizzato con tessere scintillanti  d'oro che rappresentano  simbolicamente l'abbagliante luce del Paradiso.
Di fronte all'ingresso si trova l'urna di Sant'Aquilino in argento e cristallo di rocca realizzata nel 1697 da Crlo Garavaglia e posta sopra un altare marmoreo dedicato al Santo.







sabato 13 ottobre 2012

I caffè di Budapest

Al pari di Praga, Budapest eccelle per i suoi caffè , ambiente preferito della vita sociale della città e centri di riferimento culturali e letterari.
Vi è l'imbarazzo della scelta perchè questi locali sono tutti belli e ricchi di golose pasticcerie
Ne segnaliamo due.
Il primo è Gerbeaud la più famosa pasticceria della capitale in cui si trovano anche cioccolatini ripieni in grande varietà di cui uno dei migliori è bon bon al tokaij aszù.
La vera sala caffè d'epoxa tuttavia  è il caffè New York,assai interessante anche sull, piano architettonico.
Il caffè costruito nel 1894, è realizzato in stile eclettico con vari influssi neo barocchi,rinascimentali e rococà
Una leggenda narra che Ferenc Molnar, l'autore del celeberrimo libro " i ragazzi della via Pal" gettasse nel Danubio le chiavi di questo caffè per il desiderio che il locale restasse aperto giorno e notte come accade tuttora.






giovedì 11 ottobre 2012

Le città di Esztergom e Szentendre sull'ansa del Danubio



Non si può lasciare l'Ungheria senza andare  sull'ansa del Danubio a nord di Budapest. Almeno poche ore di visita, che consentono tuttavia di ammirare uno dei luoghi magiari più interessanti dal punto di vista paesaggistico e culturale.
Ebbene sulla riva destra del Danubio  a circa 50 Km a nordovest da Budapest si trova Esztergom che fu la capitale ungherese fino al 1241 data in cui vi fu l'invasione mongola.
La città che è la sede tradizionale del primate  d'Ungheria.  fu testimone della consacrazione di re Stefano  e resta ancora il centro spirituale della chiesa ungherese.
Merita una  visita l'imponente cattedrale che è la più grande chiesa d'Ungheria  con la cappella rinascimentale Bakocz. Nella basilica  si può ammirare il meraviglioso tesroro dei beni ecclesiastici
Tornando verso Budapest si incontra una città pittoresca lungo l'ansa del Danubio,Szentendre che fu menzionata per la prima volta sotto il nome di Sant'Andrea quando gli ungheresi abitarono sulla riva del Danubio,
Nel '500 i turchi occuparono e devastarono la località ed alla fine del'600 gli immigrati serbi si insediarono nella città quasi spopolata. Tutto il centro storico fu ricostruito nel '700 dai serbi che essendo ortodossi costruirono le loro chiese secondo la tradizione serbo ortodossa.Tuttora nella città vive una piccola minoranza etnica serbo ortodossa.
La città è anche denominata città degli artisti sin dal XIX secolo cioè quando vi arrivarono artisti francesi


mercoledì 10 ottobre 2012

Il grande mercato di Budapest


Budapest, la città mitteleuropea per eccellenza e anche chiamata giustamente la Parigi dell'EST per le sue connotazioni molto simili a quelle parigine
Molto interessante è la toponomastica della città perché i nomi delle vie riportano a Liszt, Bela Bartok, Ferenc Molnar ed ai ragazzi della via Pal.
Ed ancora è importante la sinagoga che mostra come fosse radicata nel passato la cultura ebraica nella città.
Su questi fatti tuttavia sono state scritte moltissime pagine e quindi qui non ci dilunghiamo .
Ci soffermiamo invece sul meraviglioso mercato, il più grande ed antico di Budapest.
Verso la fine dell'ottocento Budapest era una fiorente città in espansione ed i mercati all'aperto non bastavano più a soddisfare le esigenze della popolazione.
Così ebbe inizio nel 1894 l'edificazione del grande mercato di Nagycsarnok.
La visità è interessantissima, come dicono in molti, visiva ed olfattiva perché ridondante della più rinomata gastronomia di Budapest (salami ungheresi vini ungheresi, paprika ed altri prodotti tipici).
Un tempo il mercato era diviso da un canale che attraversava il centro della sua struttura e che permetteva la consegna diretta delle merci da parte dei grossisti ai commercianti attraverso una chiatta
Il mercato è stato completamente ristrutturato nel 1990 red attualmente è suddiviso in tre piani: il pianterreno ospita i venditori di frutta e verdura, nel seminterrato vi sono le pescherie, un supermercato ed i venditori selvaggina. Al piano superiore è un teatro rigoglioso dell'artigianato ungherese. 



martedì 2 ottobre 2012

Gli azulejos a Lisbona.


Abbiamo dedicato più articoli al Portogallo, alle sue meravigliose , coste ed alla sua cultura che trova il riferimento più importante nella capitale Lisbona.
Il percorso di viaggio non sarebbe tuttavia completo se non si parlasse degli azulejos che sono delle piatrelle di ceramica smaltata e decorata  dai colori vivaci e splendenti come l'azzurro cobalto, il verde, il marrone, il rosso, il bianco.che  nella terra lusitana sono un'autentica forma d'arte che trova una particolarità nelle case per la  decorazione di interni, facciate o giardini.
Lisbona è ricca di azuleyos di qualunque epoca o stile. Basta passeggiare per la città per rendersene conto di come l'azulejo svolga un ruolo centrale
Nelle strade dell'Alfama i santi popolari proteggono il quartiere e sono rappresentati in piccoli pannelli posti all'ingresso delle case.
Così è in altri quartieri  e nelle chiese principali che so un tripudio di azulejos. Perfino nella metropolitana ci si trova di fronte ad una galleria d'arte contemporanea in cui sono esposti azulejos opera di artisti di fama internazionale.