domenica 22 maggio 2016

Bruxelles: la concattedrale di San Michele e Santa Gudula autentica espressione di stile gotico brabantino.

Un'espressione significativa a Bruxelles del carattere gotico brabantino, diffusosi nelle Fiandre a partire dal XIV-XV secolo.è la concattedrale di San Michele e Santa Gudula. il luogo di culto  pi+ importante della capitale belga.
Siamo proprio a piazza Santa Gudula e la posizione occupata attualmente dalla concattedrale era un tempo il luogo più importante della città, il punto in cui si incrociavano la via che collegava le Fiandre a Colonia e quella che metteva in comunicazione Anversa e Mons.
 La Concattedrale di San Michele e Santa Gudula è il luogo di culto cattolico più importante di Bruxelles. Iniziata ad edificare nel 1226 e terminata nel XVII secolo, la concattedrale sorge imponente in Piazza Santa Gudula (Place Sainte Gudule) ed è caratterizzata da uno stile gotico brabantino, diffusosi nelle Fiandre e nei Paesi Bassi a partire La posizione occupata attualmente dall’edificio 

La Concattedrale di San Michele e Santa Gudula sorge nello stesso luogo in cui, già nell’anno Mille, sorgeva una cappella dedicata a San Michele, la quale venne ingrandita nel 1407 per volere del conte di Lovanio Lamberto II e si trasformò in collegiata grazie alla fondazione di un Capitolo di 12 canonici che si trasferirono all’interno dell’edificio. Sempre nello stesso anno, presso la chiesa vennero trasferite le reliquie di Santa Gudula – santa patrona di Bruxelles – che fino ad allora erano conservate  presso la chiesa di Saint-Géry, e l’edificio fu quindi intitolato a San Michele e Santa Gudula.
La Concattedrale di San Michele e Santa Gudula presenta, come molte altre cattedrali gotiche, tre facciate: una principale posta ad ovest e due posizionate al termine dei due bracci del transetto. 

L’intera struttura della Concattedrale di San Michele e Santa Gudula è sorretta da robusti archi rampanti a doppia mandata e due file di piccole cappelle laterali si aprono su entrambi i fianchi dell’edificio. Le due cappelle tardogotiche poste ai lati del coro – aggiunte alla costruzione nel XVI secolo – hanno invece grandi dimensioni, e danno all’osservatore l’impressione che la chiesa presenti all’interno tre cori. Un’ultima cappella, quella della Maddalena, venne invece edificata nel 1665 tra i contrafforti posti dietro l’abside, presenta una pianta ottagonale ed è un perfetto esempio di stile barocco.
L’interno della concattedrale, illuminato dalla luce che entra dalle  vetrate colorate poste nel coro, nella polifera della controfacciata e nelle cappelle laterali, presenta una pianta a croce latina con transetto, coro e ambulacro. 
Le tre navate sono divise tra loro da due file di robusti pilastri circolari sormontati da capitelli a foglia di cavolo e decorati con le statue dei dodici apostoli, che sorreggono ampie arcate ogivali sormontate da un finto triforio.
 Il coro, che si sviluppa in tre campate, termina con un’abside poligonale, mentre la cappella absidale esagonale della Maddalena si apre sull’ampio ambulacro.










venerdì 20 maggio 2016

Il Volto Santo a Borgo Sansepolcro.

Nella cattedrale di Borgo Sansepolcro. il paese natale di Piero della Francesca, si trova il Volto Santo. la più antica scultura lignea , realizzata da un unico tronco di noce tra l'VIII e il IX secolo. alta 2,71 metri e co un'estensione di braccia di 2,90 metri.
Si tratta di una derivazione orientale del Cristo Crocifisso.Dalla tradizione è attribuito a Nicodemo che lo avrebe realizzato  con la diretta ispirazione di Dio Padre.
Il Cristo qui raffigurato  ha distrutto la morte  ed è ammantato  da un abito regale sacerdotale.Non è simbolo di sofferenza, ma di vittoria della luce sul male, e della vita sulla morte.
La scultura è documentata a Sansepolcro soltanto a partire  dal 1348 e secondo la tradizione sarebbe stato di proprietà dei Cattani  feudatari longabardi  che lo avrebbero devoluto nel 1146  alla Pieve fuori delle mura  da dove poi fu trasferito  nella nuova Pieve di Santa Maria ( oggi Sant'Agostino).
Alla luce di quanto emerso dalle analisi stilistiche il volto  di San Sepolcro sarebbe il prototipo di quello lucchese.
Qualche informazione sulla Cattedrale che conserva  struttura e forma trecentesca  con pianta basilicale a tre navate e con facciata a caratterte gotico.
L'interno è a tre navate su colonne di cui quella mediana con soffitto a capriate e le due minori a volta.
All'interno vi sono attualmente l'altare maggiore (sec. XIV) e sei altari laterali, quattro sistemati lungo le navate laterali (due per navata) e risalente al sec. XIX; uno, del sec. XVII, al termine della navata destra e uno, del sec. XX, dentro la Cappella del Volto Santo che conclude la navata sinistra nell'area presbiteriale.
PS : gli abitanti di Sansepolcro si chiamano Biturgesi.






venerdì 13 maggio 2016

Valencia; la plaza redonda.

Un luogo assai caratteristico e suggestivo di Valencia è la Plaza Redonda,non lontana dal Mercato Centrale.
La piazza, restaurata soltanto nel 2012, è un progetto del XIX realizzato dall’architetto Salvador Escrig da uno spazio ricavato dall’ex mattatoio del mercato. Il suo accesso è regolato da quattro porte che si aprono dal porticato esterno. 
Dopo aver attraversato una piccola galleria ci si ritrova all’interno di un blocco unico di edifici disposti in forma cilindrica. Al centro si forma un vero e proprio pozzo luce, che dagli abitanti di Valenzia viene chiamato appunto “el clot”, “il buco”.  
Posizionandosi in prossimità della fontana situata nel centro, è possibile ammirare una nuova e bella prospettiva del campanile in stile barocco rococò di Santa Catalina, che si erge al di sopra dei tre piani dell’edificio circolare
Gli edifici si sviluppano su quattro piani. Al primo piano, partendo dal basso, si trovano diversi esercizi commerciali e botteghe artigiane, prevalentemente sartorie, fioristi e alimentari. Ogni domenica mattina vi si svolge un mercato di prodotti della tradizione regionale. 
 Alle spalle di Piazza Redonda, sempre la domenica mattina, sono soliti riunirsi i collezionisti di monete e francobolli. Vi si svolge quindi un vero e proprio mercatino filatelico e numismatico.










domenica 1 maggio 2016

Perugia:Piazza grande e la fontana maggiore. simbolo della città


 La fontana maggiore è il simbolo della città e sorge al centro di Piazza Grande che da sempre è stata il fulcro urbanistico, politico e monumentale di Perugia. 
Sorge sullo stesso sito del centro della città etrusca e del foro romano; è stata da sempre punto di intersezione e di diramazione delle principali direttrici viarie: da qui partivano le cinque 'vie regali' che hanno strutturato la città medievale.
Questa fontana, l’emblema del comune medievale e simbolo della città è considerata la fontana più bella e famosa dell’intero medioevo.  La fontana è costituita da due vasche poligonali in pietra bianca e rosa sormontate da una tazza in bronzo con al suo centro un gruppo bronzeo di tre ninfe (o virtù teologali) che sorreggono un’anfora, dalla quale sgorga l’acqua (opera di Robeo).
 Le formelle della vasca inferiore riproducono scene emblematiche del Vecchio Testamento (seduzione di Adamo da parte di Eva, di Sansone da parte di Dalila), della fondazione di Roma (grande esempio per Perugia), un ciclo di calendario di lavori agricoli intercalati dalle rappresentazioni dei relativi segni zodiacali, seguono le sette 'arti liberali' , oltre alla Filosofia.
 Tra le 'arti meccaniche' e quelle 'liberali' si trovano i bassorilievi del grifone, simbolo araldico di Perugia, e del leone, simbolo dell’appartenenza di Perugia ai Guelfi. Conclude il ciclo delle arti liberali una coppia di aquile, che però difficilmente possono essere interpretati come simbolo imperiale, considerando il legame di Perugia al papato.
Su questa formella che Giovanni Pisano ha apposto la sua firma.
La vasca superiore, sempre poligonale, poggia su 24 colonnine, sormontate da altrettante statue a ¾ di tondo.
Rappresentano personaggi legati alla fondazione mitica della città e del suo ruolo politico e territoriale dell’epoca, Salomone e altri personaggi biblici da Mosé a Giovanni Battista, l’Arcangelo Michele e l’Arciprete Melchisedecco, la personificazione di Roma, della Chiesa, della Teologia ed i Santi Pietro e Paolo.