domenica 31 agosto 2014

Giannutri, l'isola dei gabbiani.

 

Ci troviamo a Giannutri, l'incantevole isola a circa 14 km a sud-est dell'Isola del Giglio.
La costa è frastagliata e rocciosa, interrotta solo da due piccole spiagge non sabbiose all'interno delle principali insenature, Cala dello Spalmatoio sul litorale nord-est e Cala Maestra a nord-ovest.
Sono peraltro i due unici approdi.
Di notevole interesse sono le numerose grotte che si aprono lungo la costa, la più famosa delle quali è Cala dei Grottoni, nell'estremità meridionale.
E' il raduno ogni anno di moltissimi subacquei attratti dalla natura calcarea e l'eccezionale trasparenza dell'acqua, la straordinaria diversità biologica e la presenza di relitti che  ne rendono davvero unici i fondali.
Con un clima particolarmente mite d'inverno, come testimoniano le numerose piante tropicali (euforbie, palme ed orchidee selvatiche), e gradevolmente ventilato d'estate, questo luogo è meta di passo per una miriade di uccelli che raggiungono l'Europa per nidificare. 
Le coste di Giannutri rifugio anche del rondone pallido sono colonizzate dai numerosi gabbiani reali, da cui nasce l'appellativo di "isola dei gabbiani".
Chiamata dai Greci "Artemisia" e dai Romani "Dianum" per la sua forma ad arco, simbolo legato alla dea Diana, Giannutri ricoprì un ruolo importante già tra il III e il I secolo a. C., come approdo o rifugio di fortuna lungo le rotte che dalle coste laziali portavano in Gallia e in Sardegna. In epoca romana, l'isola appartenne alla famiglia patrizia dei Domizi
 Enobarbi, che nel I secolo d.C. vi costruì una sontuosa villa rivestita di marmi pregiati, i cui resti sono tutt'ora visibili, anche se non accessibili perché in fase di ristrutturazione.








 

sabato 30 agosto 2014

La galleria ferroviaria dei Tauri ( Tauertunnel)



Il rinomatissimo centro di Bad Gastein vetra meta di fascino della Belle epoque si trova in un cul de sac .
Il congiungimento diretto del centro salisburghese con la Carinzia è realizzato dal tunnel ferroviario dei Tauri.
Si tratta della  galleria ferroviaria, della ferrovia dei Tauri, di valico della catena montuosa degli Alpi Tauri tra Böckstein nella valle di Gastein nel salisburghese e Mallnitz in Carinzia.
E' un tratto della linea ferroviaria austriaca che collega Schwarzach im Pongau nel Salisburghese e Spittal an der Drau in Carinzia
La costruzione della ferrovia dei Tauri iniziò con gli scavi sul versante nord del Tauern Tunnel nel luglio 1901 e nel mese di ottobre dello stesso anno sul versante sud. Il 5 luglio 1909 alla presenza dell'imperatore Francesco Giuseppe I avvenne l'inaugurazione con trazione a vapore.
 Il tunnel è lungo 8.371 metri e fu costruito sin dall'inizio a doppio binario con un culmine èa 1226 m.
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sabato 16 agosto 2014

La casa degli ombrelli a Barcellona: un autentico esempio di stile catalano.







Torniamo a Barcellona, in questa metropoli affacciata sul mare, cosmopolita ed aperta  alle culture straniere ed al tempo stesso vivace e protagonita di un eilevante progresso economico.
Ogni angolo della città è espressione dell'arte decò e e dell'architettura di Gaudì
Un monumento significativo di Barcellona è la casa degli omberelli casa de los paraguas).
Si trova sulla Rambla de Sant Josep, altrimenti Rambla dels Flors, di fronte al mercato della Boqueria, dove nel diciannovesimo secolo si teneva il mercato dei fiori.
Fu costruita nel 1883 ed è opera dell'architetto Josep Villaseca I Csanova, lo stesso dell'arco di trionfo della città.
E' in stile modernista catalano, con il gusto delle decorazioni orientali.
Al piano terra vi era un negozio di ombrelli e ventagli.
Sull'angolo del palazzo si staglia un temibile drago cinese ( uno dei tanti che si incontrano a Barcellona) in possesso di una lampada ad ombrello.


 
 

giovedì 14 agosto 2014

San Vittore e Corona a Feltre: alla scoperta di un vero gioiello di storia e di arte.


L'Italia è affollata di santuari, conventi, abbazie uno più belli di un altro.
Ognuno di questi è ricco di storia ed opere d'arte. Quindi viè l'imbarazzo della scelta.
Tra questi è senz'altro degno di nota il santuario dei Santi Vittore e Corona ad Anzùvicino a Feltre.
I due Santi protettori di Feltre sono i martiri del JJ secolo e su di loro, come per tutti i Santi medioevali, non vi sono notizie certe e le informazioni spesso si ricavano da leggende che persistono da secoli.
 Leggenda vuole che i resti dei due santi siano stati portati a Feltre dai Crociati di ritorno dalla Siria.
La storia del santuario inizia sul finire dell'XI secolo è si trova a sud poco sotto il colle della 'rocchetta' in posizione più riparata e a picco sulla 'chiusa'.
Anche questo luogo quindi doveva ospitare importanti infrastrutture militari o religiose, come attestano scavi di costruzioni demolite probabilmente nel 1100 o in parte riciclate per costruire il santuario.
Si tratta di una costruzione romanica con tratti orientali, la primitiva chiesa è stata edificata per volontà del crociato Giovanni da Vidor e successivamente ampliata a monastero con la costruzione di un bellissimo chiostro nel '400.
E' il monumento religioso più importante dell'area feltrina e rappresenta un autentico gioiello del romanico con influenze armene ed orientali.
Gli interni sono completamente affrescati (XIV e XV) con opere di età ottoniana, di scuola giottesca e di allievi di Tommaso da Modena
. Spiccano tra le immagini di santi, sulla parete sinistra, l'ultima cena e la storia del martirio dei titolari nel transetto di sinistra. A oriente dell'altare è posto il sarcofago marmoreo dei martiri, sollevato da colonne e ornato da un fregio floreale.
Nella cantoria, a occidente, vi è un antico organo  di Giovanni Battista De Lorenzi.
Suggestivo l'esterno, con la facciata della basilica, alta e stretta, e la lunga e ripida scalinata.
Nel maggio 2011 è stato riportato da Praga, dov'era custodito, il cranio di San Vittore, e venerato nel santuario fino al maggio 2012.
 Nel chiostro gli straordinari affreschi delle lunette illustrano la storia di Feltre e del Santuario.
 
 
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