sabato 31 agosto 2013

La chiesa di San Giuseppe a Moso nell'alta val Pusteria.







Siamo nella valle dell'alta Pusteria, cioè nel tratto italiano della valle della Drava e del suo affluente Rio Sesto che appartiene politicamente all'Italia. Conque sono le località che dominano il paesaggio della valle: Sesto, San Candido con Prato alla Drava e Versciaco, Dobbiaco, Villabassa e Braies.alle quali si collegano ben 7 zone sciistiche che permettono di attraversare una tra le più suggestive zone dell'Alto Adige.
Moltissime sono le escursioni da fare e tra queste a partire da Sesto quella nell'aperta val Fiscalina da cui si può raggiungere la Croda Rossa.
La valle è anche ricca di chiese di grande interesse artistico ( ne abbiamo già riferito nell'articolo relativo a San Candido.
A Sesto, in particolare, nella frazione di Moso si trova la chiesa di San Giuseppe consacrata a San Giuseppe e Martino. E' stata costruita tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII secolo.
I lavori di ampliamento sono dell'architetto Clemens Holzmeister che ha anche costruito la torre campanaria.
Il piccolo edificio si distingue per una pianta caratterizzata da due poligoni sormontati da tetti a cupola della stessa forma.
L'interno conserva degli interessanti affreschi murali del pittore Sesto Rudolf Stoltz (1922): Aangeli musicanti  sul soffitto, annunciazione di maria nella parete laterale sinistra e sogno di San Giuseppe nella parete laterale destra.
Vi è anche un altare con alzata a colonne del XVIII secolo





martedì 27 agosto 2013

Il Santuario della Beata Vergine di Tirano



Ci troviamo a Tirano nel cuore dell'alta Valtellina,. 
Questa stupenda località ,crocevia storico allo sbocco della Svizzera, grazie alla qualità dell'accoglienza, alla salvaguardia degli aspetti storici, artistici e naturali e alla buona tavola. fa parte  della rete internazionale del buon vivere ed è il capolinea del famoso trenino rosso del Bernina, dichiarato nel 2008 dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità insieme al centro storico.
Punto di riferimento di Tirano è il santuario della Beata Vergine che rappresenta il più bell'esempio del Rinascimento in Valtellina. Nel luogo dove il santuario fu eretto apparve in modo prodigioso la Madonna il 29 settembre 1504.
La facciata,imponente e armoniosa con straordinario rigore geometrico.è un'eccellente caratteristica dell'arte rinascimentale codificata da grandi architetti, primo fra tutti Leon Battista Alberti.
Splendido è il portale marmoreo di Alessandro della Scala, artista di Carona sul lago di Lugano, che lo realizzo tra il 1530 ed il 1534.
Il campanile è alto e maestoso in stile lombardo  con un piano a bifore e quattro a trifore.
La cupola  costruita nel 1580.1585 appare perfetta ed aerea con le sue nervature terminanti in leziosi riccioli di sapore veneziano. E' coronata dalla lanterna sulla cui sommità svetta San Michele nelle vesti di guerriero.
L'organo è l'opera più pregevole che dà al santuario molta fama.
E' sorretto  da otto colonnine di marmo rosaceo  provenienti dal Canton Ticino.
La parte strumentale, con 2200 canne di purissimo stagno , è stata più volte restaurata dal bresciano Bulgarini tra il 1608 ed il 1617 
Di fronte all'organo vi è la cantoria, ricca d'intagli e pitture iniziata nel 1768 e finita nel 1770. Elegante nel suo andamento sinuoso, tipicamente settecentesco è il parapetto in legno laccato con parti dorate e ornamenti ad intaglio



sabato 3 agosto 2013

Il Portogallo: un trionfo di azulejos



Caratteristica essenziale ed affascinane del Portogallo è il rivestimento degli edifici e delle fontane con gli azulejos. Si tratta di un tipico ornamento dell'architettura portoghese e spagnola consistente in una piastrella di ceramica  non molto spessa e con una superficie smaltata e decorata tradizionalmente in forma quadrata a misura di circa 12 cm di lato, anche se in molte decorazione ha forme differenti.
Gli azulejos sono i successori degli alicatados spagnoli spagnoli che furono portati nella penisola iberica dagli arabi.