lunedì 18 giugno 2012

L'Apostolo Paolo a Cipro.


Nell'immaginario collettivo , quando si parla di Cirpo, il pensiero va alla meravigliosa isola culla di Afrodite, immortalata nella storia dell'arter dalla Venere di Botticelli.
Sarebbe comunque limitativo questo riferimento perchè Cipro è ricca di vestigie rappresentative di tutti i periodi da quello arcaico fino a quello romano, paleocristiano , crociato ed ottomano. Tanto per citarne alcuni.
Un crogiolo di queste antichità  è proprio Pafos uno dei luoghi segnalati dall'Unesco in cui non distante dal piccolo porto e dal castello di Pafos si trova l'accesso all'area sacra della chiesa di Agia Kyriaki (Ciriaco) tempio bizantino fondato nel V secolo ed oggi ceduto dall'arcivescovo ortodosso di Pafos alle comunità cattoliche ed anglicane della regione.
Nella zona circostante vi sono i resti della basilica paleocristiana della Panagia Chrysopolissa che si trova a Kato Pafos non lontano dal piccolo porto e dal castello.
La basilica fu costruita come chiesa a sette navate nel IV secolo ed in virtù delle sue dimensioni  e dei suoi edifici connessi sarebbe stata , secondo gli studiosi, la chiesa metropolita di Pafos in epoca paleocristiana.
La chiesa è associata all'arrivo ed alla presenza a Cipro  dell'Apostolo Paolo.
Paolo fu legato per la fustigazione ad una colonna, che, ancora oggi, è visibile sul lato nord orientale della Chiesa. Della presenza di Paolo sull'isola ne parlano gli Atti degli Apostoli secondo cui, forse intorno al 45 , sarebbe giunto Paolo durante la sua peregrinazione di annuncio del Vangelo.
Sebbene osteggiata la sua predicazione avrebbe comunque indotto  a convertirsi al Cristianesimo il Governatore locale, Sergio Paolo.
Gli arabi distrussero la basilica nel VII secolo, ma l'area continuò ad essere importante dal punto di vista religioso e nello stesso luogo furono edificate altre chiese più piccole, Sul sito della Basilica sopravvivono bei pavimenti a mosaico ed imponenti elementi architettonici in marmo.




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