Nell’incantevole paesaggio delle Langhe, tra immense distese di filari di vite, a pochi chilometri da Alba, si trova il piccolo paese di Grinzane, o meglio Grinzane Cavour, proprio a ricordo del grande statista del Risorgimento.
L’illuminato uomo politico fu infatti sindaco per diciassette anni: nominato tale nel maggio 1832, a ventidue anni; ne mantenne la carica fino al febbraio 1849
Proprietario di molti fondi agricoli, il conte Camillo sperimentò nuove tecnologie in cantina per cui, insieme alla marchesa Vitturnia Colbert Falletti,che all’epoca dimorava nel castello di Barolo, dirimpetto a Grinzane, può essere considerato uno dei padri del vino Barolo.
Ma veniamo a descrivere il Paese: è dominato dall'imponente castello medioevale sede dell'enoteca regionale e già centro della tenuta agricola di proprietà della famiglia Cavour, dove trova sede anche l’omonio premio letterario.
L’imponente castello realizzato intorno alla torre centrale della prima metà del secolo XI, oggi dopo recenti e rilevanti restauri iniziati nel 1960 può essere ammirato in tutta la sua bellezza. Strutturato su una pianta quadrilatera con un'alta torre, ospita l'Enoteca Regionale Piemontese Cavour, prima nella regione, ed i due musei: Museo con cimeli cavouriani e un Museo Etnografico.
Nelle sue sale infatti si possono ammirare allestimenti sul Tartufo, rari oggetti dell’enogastronomia locale, una distilleria del ‘700, bottega del bottaio, , come anche i mobili, manoscritti e la Fascia Tricolore del Sindaco che appartennero al Cavour.
Nessun commento:
Posta un commento