Nel paesaggio incantevole della valle d’Orcia uno dei borghi medievali più importanti è San Quirico che è un raro esempio di struttura urbanistica medievale, come è ben testimoniato dalla sua possente cinta muraria e dalle sue torrette ancora ben visibili.
San Quirico in realtà ha una storia molto antica e complessa nel corso dei secoli per diventare feudo dei Chigi nel 1677.
Ha origine etrusche di cui tracce visibili sono zone di Vignoni e Ripa d’Orcia: si fa riferimento esplicito a San Quirico in Osenna (toponimo etrusco) già dal VIII secolo; divenne poi a partire dal XI secolo un centro sempre più importante della via Francigena o Romea che vide in epoche diverse il passaggio di personalità importanti del mondo ecclesiastico e politico europeo (basti pensare a Federico I che discese in Italia nel 1154).
Numerosi sono i suoi monumenti tra cui gli Horti leonini palazzo Chigi e la chiesa di San Francesco, ma quello di maggior rilievo è la magnifica collegiata dei Santi Quirico e Giulitta.
la chiesa è ricordata fin dal secolo VIII e presenta all'esterno tre portali. Il primo, per chi viene da Siena, è un magnifico esempio di romanico costruito in pietra arenaria e travertino di Bagno Vignoni. Ancora di evidente gusto romanico, seppure con qualche presenza di gotico, è il primo portale di mezzogiorno attribuito a Giovanni Pisano. Lungo lo stesso lato della Chiesa si possono ammirare due profonde bifore, una delle quali presenta la figura di una piccola cariatide dal ghigno inquietante. L'interno è a croce latina con tre absidi, con copertura a capriate lignee nella navata e con volte a crociere nei braci del transetto. In un’ala del transetto si trova collocato lo splendido polittico di Sano di Pietro (scuola senese del XV secolo) mentre sul lato sinistro nella terza arcata si trova la tomba del Conte Enrico di Nassau morto a San Quirico, proprio percorrendo la via francigena
Insomma San Quirico è amena per la storia dell'arte ed i paesaggi della valle in cui si snoda la via Romea di cui San Quirico è un importante crocevia.
Nessun commento:
Posta un commento