Il Settecento è un’epoca d’oro per
Napoli e l’intero Regno delle du Sicilie.
Non privo di visioni illuministiche
in cui rifulsero personalità come Bernardo
Tanucci e Gaetano Filangieri, il Settecento vide il fiorire di ville,
monumenti e palazzi di eccelso livello artistico.
I Borbone del Settecento
acquistavano tutto ciò che potesse diventare luogo di caccia e di pesca.
Portici, meta indiscussa per i viaggiatori ed intellettuali di tutta Europa come
Venafro, la Reggia di Caserta, la vicina San Leucio e Persano.
Tra i siti
borbonici un edificio di ineguagliabile bellezza è rappresentato dalla Casina
Vanvitelliana:un suggestivo casino di caccia ubicato su un'isoletta del Lago
Fusaro, nel comune di Bacoli.
La zona del Fusaro a partire dal 1752,all'epoca
scarsamente abitata, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone, che
affidarono a Luigi Vanvitelli le prime opere per la trasformazione del luogo.
Salito al trono Ferdinando IV gli interventi furono completati da Carlo
Vanvitelli, figlio di Luigi, che nel 1782 realizzò il Casino Reale di Caccia sul
lago, a breve distanza dalla riva. L'edificio, di gusto neoclassico, è a pianta
centrale, collocato su di una piattaforma che si sviluppa circolarmente. Si
struttura su due livelli mediante corpi di fabbrica sporgenti e terrazzati: il
primo livello, a forma di dodecagono, è più ampio perchè dotato di due ambulacri
a nord e a sud, ai lati delle arcate frontali.
le. Le decorazioni in stucco
sulle facciate appaiono eleganti, con pochi risalti e prive di forme
particolarmente ridondanti
Questo edificio, noto come Casina
Vanvitelliana, fu adibito alla residenza degli ospiti illustri,
Vi furono
ospitati personaggi come Francesco II del Sacro Romano Impero, Wolfgang Amadeus
Mozart, Gioachino Rossini.
L’interno,ricco di raffinate produzioni
settecentesche ed ampie vetrate,ricorda per alcuni aspetti la Palazzina di
caccia di Stupinigi, progettata alcuni anni prima da Filippo Juvarra .
Il
Real Sito del Fusaro ebbe estimatori da ogni parte e appassionò i pittori di
tutte le provenienze: lo si ritrova nei disegni e acquerelli di Vervloet,
Vianelli, Giacinto e Achille Gigante, Fergola e in altri, innumerevoli opere
grafiche. e nella celebre della "caccua alle folaghe sul lago Fusaro di
Hackert".
Lo si ritrova anche in quel singolare e unico supporto di
vedutismo che è il "Servizio dell' Oca" della Real Fabbrica della Porcellana,
che mostra sulle facce concave di quei primi oggetti di design molto alla moda,
il Lago d' Averno, l' Anfiteatro di Pozzuoli, il Tempio di Diana a Baia, il
Ponte di Caligola e il Fusaro stesso.
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