domenica 29 gennaio 2012

Saint Sulpice a Parigi e le opere di Delacroix



Parigi non è solo nota per Notre Dame, i campi Elisi, Les Invalides, il trocadero, la bastiglia e così via di seguito.
Sono meritevoli di attenzione anche altri luoghi come il quartiere di Marais di cui abbiamo già parlato e come ad esempio la La Chiesa di Saint Sulpice. 
La Chiesa,situata nell'omonima piazza nel quartiere Luxemburg nei pressi del Palazzo di Lussembrugo - sede del Senato Francese - e difronte alla “Fontana dei Quattro Vescovi” costruita nel 1844 da Joachim Visconti ha una facciata in stile classico.
Al suo interno sono conservate opere d'arte uniche al mondo.
All'interno della chiesa la cui costruzione iniziò nel 1646 e si concluse nel 1778 sono conservate alcune opere d'arte di artisti francesi famosi in tutto il mondo: 
le acquasantiere di Jean Baptiste Pigalle, ma sopratutto
due affreschi raffiguranti “Giacobbe che lotta con l'angelo” e “Eliodoro scacciato dal tempio” nella Chapelle des Anges
Entrambi furono realizzati da Eugène Delacroix (Saint-Maurice, 26 aprile 1798 – Parigi, 13 agosto 1863) che fu un artista e pittore francese, considerato fin dall'inizio della sua carriera il principale esponente del movimento romantico del suo paese.

Contrariamente al suo principale rivale Ingres, che ricercava nelle proprie opere il perfezionismo tipico dello stile neoclassico, Delacroix prese spunto dall'arte di Rubens e dei pittori del Rinascimento veneziano, ponendo maggiore enfasi sul colore e sul movimento piuttosto che sulla nitidezza dei profili e sulla perfezione delle forme. Altrettanto maestoso all'interno della chiesa èl'organo settecentesco costruito da François Henri Clicquot ed ingrandito nel XIX secolo con 6.700 canne
Una curiosità è la presenza di una meridiana collocata sulla parte nord del transetto e dalla quale parte un filo d'ottone che percorre tutta la navata centrale della chiesa, questa meridiana fu introdotto dagli studiosi dell'Osservatorio di Parigi su richiesta del parroco per stabilire con precisione la data di Pasqua coincidente con l'equinozio di marzo.

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