Napoli è nota
al mondo per le sue bellezze paesaggistiche, per l’arte e la cultura ( basti
pensare che tutta l’attività filosofica di Benedetto Croce si è esplicata a
Napoli ove a ricordo è rimasto il celebre palazzo Filomarino).
Napoli
tuttavia è una stella di prima grandezza in capo scientifico di cui è
testimonianza ad esempio feconda l’università Federico II.
Non meno celebre è
la Stazione Zoologica Anton Dohrn la cui sede principale si trova al centro
della Villa Comunale di Napoli, a pochi passi dal mare, del Golfo. Attività di
ricerca viene effettuata anche in Ischia presso la Villa Dohrn, luogo strategico
nel cuore per gli studi in ecologia bentonica.
La stazione zoologica, fondata
nel 1872 dal naturalista e zoologo tedesco Anton Dohrn, nato a Stettino 1840 e
laureato a Berlino in Scienze Naturali ed amico di Darwin.
La Stazione sorta
per la conoscenza e lo studio della flora e della fauna del mare, a giudizio di
Dohrn, avrebbe potuto rappresentare un centro privilegiato per lo studio
embrionale degli animali marini. e per raccogliere informazioni preziose su
molti aspetti dell'evoluzione.
Essa rappresentò ben presto una delle più
autorevoli Istituzioni scientifiche cittadine, affiancando le esistenti in
Napoli: l'Orto Botanico a Foria e l'Osservatorio Astronomico di
Capodimonte.
Fu la prima istituzione di derivazione non borbonica e fu
fondata proprio a Napoli per scelta dello stesso Dorhn, affascinato dalla città
e interessato per la ricchezza faunistica del golfo. L'Acquario di Napoli con
annessa Stazione zoologica divenne un Centro Mondiale di studio della Biologia
marina. Il successo della Stazione Zoologica, e il nuovo modo di condurre e
finanziare le ricerche rappresentano le principali eredità di Dohrn.
Successivamente, in ogni parte del mondo sorsero centri di ricerca scientifica
ispirati al modello della Stazione Zoologica di Napoli, che può quindi essere
considerato il primo centro di ricerca.La Stazione Zoologica infatti anticipò in
piena epoca industriale un modello di pianificazione di ricerca scientifica
post-industriale, che introdusse concetti moderni come l’interdisciplinarità, la
capacità manageriale di autofinanziamento (attraverso l’acquario e la vendita di
animali marini ad altri istituti di ricerca, ecc.), la promozione della
cooperazione e collaborazione di tutte le persone coinvolte nella ricerca
(collaboratori, tecnici, pescatori e inservienti). Nei suoi laboratori hanno
operato attivamente ben 19 premi Nobel dando significativo impulso allo sviluppo
delle scienze biologiche.
Continuano oggi attività di ricerca prestigiose e
nella sede prestigiosa annessa a Via Caracciolo si svolgono seminari e convegni
di carattere internazionale.
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