Uno dei più
fecondi ed insigni artisti del barocco fu Pietro da Cortona, nato come Pietro
Berrettini.
E’ un artista completo perché ha lasciato opere importanti in
architettura e pittura: Basti pensare al fatto che durante il papato di Urbano
VIII (di cui fece un ritratto) fu uno dei principali architetti operanti a Roma,
insieme a Bernini e Borromini.
Pietro Berrettini progettò Castel Gandolfo per
come lo conosciamo oggi. Ed ebbe una parte attiva nella progettazione della
chiesa di San Luca e Martina al foro romano realizzata con un impianto a croce
greca.
Qui intendiamo parlare dell’impronta data da Pietro da Cortona alla
decorazione pittorica della chiesa di Santa Maria della Vallicella (chiesa
nuova) costruita nel 1575 per iniziati di San Filippo Neri che lì visse nelle
nelle stanze annesse e lì fu sepolto.
La facciata straordinariamente ampia è
del 1605, L’interno è a croce latina e si sviluppa in tre navate caratterizzate
dal ritmo delle cappelle laterali a nichcia.
Sopra le arcate della navata
maggiore della chiesa ove sono presenti moltissime opere d’arte dello stesso
Pietro da Cortona e di Rubens si estende una decorazione a stucchi e ad
affreschi del 700.
Nella volta fra un sinuoso disegno di cassettoni dorati si
allarga la spettacolare affresco di Pietro da Cortona Nuova del mirabile
affresco riguardante " il miracolo della Vergine e la visione di S Filippo
Neri"
Una notte durante il sonno il Santo sognò che la Vergine sosteneva
senza fatica una parte del tetto della chiesa che cedeva. La mattina dopo volle
indagare e scoprì con meraviglia che un’enormebtrave del tetto miracolosamente
era in bilico mantenendo da sola tutta la struttura.
L’affresco è un’opera di
straordinaria bellezza che rivela a giudizio unanime dei critici l’abilità
dell’artista bnel fondere l’intento narrativo con l’illusionismo scenografico in
una rappresentazione delle esigenze celebrative della controriforma, in accordo
alle esigenza della Chiesa del tempo.
Nessun commento:
Posta un commento