Non vi è luogo d’Italia da nord a sud d’Italia
in cui non vi sia una lapide, una statua od anche un’abitazione che ricordi
questo grande padre della Patria.
Ebbene non vi è modo migliore che ricordarlo a
150
anni dall'unità d'Italia, se non parlando della statua equestre di Giuseppe
Garibaldi posto sul punto più alto del Gianicolo a Roma.
Il monumento è costituito da una statua in
bronzo che raffigura l'eroe in sella alla sua cavalla bianca Marsala. E’ posta
su un grande piedistallo di marmo, ai lati dei quali sono scolpite le figure
allegoriche dell'Europa e dell'America, oltre ai bassorilievi rievocanti lo
sbarco a Marsala, la resistenza di Boiada, la difesa di Roma e il gruppo della
libertà.
Il monumento equestre è in bronzo e spicca
sull'alto piedistallo di granito adorno di quattro gruppi pure in bronzo,
rappresentanti: la difesa di Roma nel 1849, la battaglia di Calatafimi nel 1860,
l'America e l'Europa.
Il posizionamento del monumento fu oggetto
negli anni anche di diverse interpretazioni di natura politica, essendo stato
inaugurato quando ancora le relazioni fra il Regno d’Italia e la Santa Sede
erano interrotte. La versione ufficiale dichiarava che l'Eroe volgeva lo sguardo
verso il Vaticano. Dopo i Patti del 1929, la statua fu voltata verso il
Gianicolo per volere del Vaticano stesso. Una notissima leggenda romana
sottolinea come adesso sia piuttosto il cavallo a porgere le terga alla Santa
Sede. Il monumento è stato restaurato dal Comune di Roma nel 1990.
Nessun commento:
Posta un commento