sabato 11 maggio 2013

Gerusalemme: dinanzi al muro del Pianto.


Non si rimane indifferenti dal punto di vista emozionale nel recarsi a Gerusalemme al muro occidentale ovvero al muro del pianto.
Si trova nel cuore della città il luogo più santo per la religione ebraica, che,
secondo le credenze ebraiche, si tratterebbe del muro  che sorreggeva il primo ed il secondo tempio di Salomone.
E' l'unica vestigia del tempio di Gerusalemme nonchè il punto più vicino al Sancta Sanctorum dove era conservata l'arca dell'alleanza, il luogo santo accessibile esclusivamente al grande Sacerdote durante la festa di Yum Kippur.
Costruito da Salomone nel X secolo a. C il primo Tempio fu distrutto una prima volta da Nabucodonosor. Intorno al 20 d,C un secondo Tempio venne ricostruito fa Erode, per essere nuovamente distrutto dal generale romano Tito.
Il luogo è sacro anche agli Islamici, perché secondo la religione musulmana nel 620 d.C Maometto avrebbe intrapreso un viaggio spirituale verso Gerusalemme a dorso di un cavallo alato, che, una volta a Gerusalemme, fu legato ad un muro proprio il muro occidentale.
Il muro occidentale sorregge parte della spianata delle moschee (il monte del Tempio per gli ebrei) dove si trova la Cupola della Roccia e la moschea al'Aqsa.
Il visitatore che si trovi lì non può restare indifferente nel vedere gli chassidim , vestiti di nero, dalla barba incolta e con cappello cilindrico con treccine penzolanti .
Essi hanno un movimento oscillante e si avvicinano al muro  depositando tra le fessure la loro preghiera e baciando la pietra.
Restano in alcuni casi  seduti serenamente recitando incomprensibili versetti  ed ancora uniti in momenti di gioia e di festa durante un BarMitzva, cioè nel momento in cui un ragazzo raggiunge la sua maturità  spirituale e diventa responsabile  della propria religione e delle proprie azioni.




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