venerdì 6 gennaio 2012

Madaba ed il mosaico della Terra Santa.


Non lontano dal Monte Nebo  e dal mar Morto ed a meno di 35 km da Amman si trova Madaba che  nel contesto della Giordania  rappresenta un caso esemplare di tolleranza etnica e religiosa Madaba ha una storia molto antica,fu uno degli insediamenti delle dodici tribù di Israele e dopo essere stata ammonita e poi nabatea finì sotto il dominio dei Romani.
Solo dopo che il Cristianesimo divenne la religione dell'impero la città acquisì importanza.con Giustiniano.
Madaba fu poi conquistata nel 614 dai Persiani Sassanidi e così iniziò il suo declino
Ritornata sotto il controllo dei Bizantini, nel 636, fu conquistata dagli Arabi, che all'inizio dell'VIII secolo, durante una spedizione punitiva contro la città distrussero alcuni mosaici. La città comunque fu abbandonata dopo il terremoto del 749, che la rase al suolo.
Madaba rinacque dopo circa 1100 anni, quando una piccola comunità cristiana di circa 2.000 persone, decise di trasferirsi lì alla fine del XIX secolo. Questa comunità nell'intento di gettare la fondamenta delle case scoprì alcuni mosaici.
Nel 1897, fu data notizia che nella chiesa di San Giorgio oggi una delle chiese cristiane più importanti della Giordania era venuto alla luce un mosaico raffigurante la cartina della Tesrra Santa.
Questo mosaico originato probabilmente intorno al 560 è stato chiamato Mappa di Terrasanta, poiché raffigura l'itinerario per raggiungere Gerusalemme attraverso oltre centocinquanta località. Il mosaico è corredato di 157 didascalie in greco, che segnano i principali siti biblici del medio Oriente dall'Egitto alla Palestina.

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