giovedì 19 gennaio 2012

S Panfilo, la cappella sistina dell'abruzzo.





Nel 2008, prima del terribile terremoto dell'Aquila ebbi la felice opportunità, tornando da un viaggio, di trascorrere qualche ora a Tornimparte che è un ridente, ma freddo paese ubicato lungo la vallata che dai contrafforti del Velino e della Duchessa.
Posto ad una distanza di circa 20 Km a Sud Ovest di L’Aquila e sito ad un'altezza media di 850 m s.l.m.,Tornimparte si presenta ovviamente in primavera con i toni e i colori del verde intenso delle sue montagne, coperte per oltre il 60 % da folti boschi di faggio e castagno e con la varietà dei suoi 21 centri sparsi fin dall’ antichità lungo una fascia di 10 km.
Cenni storici
Il nome Tornimparte deriva, molto probabilmente, da Turres in partibus che vuol dire "Fortezze dislocate in varie parti".
I primi abitanti della zona furono i Sabini, una tribù di Italici.

Durante il periodo romano erano presenti vari centri abitati nel territorio di Tornimparte, come testimoniano vari cippi funerari rinvenuti in Villagrande, Colle
nel Medioevo, sorgeranno i paesi di Tornimparte nella fisionomia attuale.

Con la caduta dell’Impero Romano le popolazioni della valle dell’Aterno furono esposte ai saccheggi dei Longobardi che, tra le altre rasero al suolo le città di Amiterno e di Aveia.

Quando, nel 773 i Franchi sconfissero i Longobardi Tornimparte passò, insieme a tutta l’Italia centrosettentrionale, a far parte del Sacro Romano Impero facendo parte della contea di Celano. Il primo conte fu Berardo detto il Francico, che fece fortificare il territorio. I resti di tali fortificazioni sono ancora presenti in vari centri abitati del comune. I feudi divennero piccoli stati indipendenti spesso in guerra con i vicini e ,quindi, ciascun feudatario sentì il bisogno do proteggere il proprio borgo con opere di fortificazione.

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