La penisola sorrentina,
protesa nel mare tirreno come spartiacque tra il golfo di Napoli e il golfo di
Salerno è completamente attraversata dalla catena dei Monti Lattari, sede di un
parco regionale, e termina (poco dopo Sant’Agata sui Due Golfi) con punta
Campanella, di fronte all'isola di Capri, che ne rappresenta una ideale
prosecuzione.
La Punta Campanella,separata dalla Bocca
piccola dall'isola di Capri era chiamata dai greci promontorio Ateneo. I greci
vi edificarono un tempio alla dea Atena la cui presenza è attestata dai ruderi
archeologici tuttora visibili intorno alla torre saracena.
Prima che la penisola sorrentina fosse
completamente romanizzato verso la fine del V secolo, i Sanniti riversarono
dall’Appennino Centrale verso le coste dell’Italia meridionale e nel IV secolo
anche la penisola sorrentina venne occupata. Una conferma è data dall’importante
scoperta di un’epigrafe rupestre in lingua osca databile al III-II
secolo.
Oggi sul promontorio sorge la Torre di Minerva,
fatta costruire da Roberto d’Angiò nel 1335, e rifatta nel 1566. La torre aveva
una funzione di allarme in caso di attacchi di pirati e faceva parte di una
serie di torri di avvistamento costruite lungo tutta la penisola sorrentina.
Sulla torre veniva fatta suonare una campana in caso di allarme e questo è
l'origine del nome di Punta Campanella.
E’ un luogo stupendo e senz’altro uno dei più
belli del mondo che lascia incantato ogni visitatore.
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