A Firenze qualunque monumento civile o religioso è una vera opera d’arte.
Medioevo, Rinascimento sono largamente rappresentati da Maestri e capiscuola come Cimabue, Giotto Brunelleschi, Leon battista Alberti, Masaccio,Michelangelo, Beato Angelico e molti altri, altrettanto noti.
Luca Giordano, ben noto per avere affrescato a Napoli la controfacciata della chiesa dei Girolamini con la Cacciata dei mercanti dal Tempio,ha lasciato dunque la sua impronta artistica anche a Firenze a Palazzo Arrighetti-Gaddi in via del Giglio a Firenze.
Medioevo, Rinascimento sono largamente rappresentati da Maestri e capiscuola come Cimabue, Giotto Brunelleschi, Leon battista Alberti, Masaccio,Michelangelo, Beato Angelico e molti altri, altrettanto noti.
In epoca posteriore si distingue Luca Giordano1634-1705) che è stato attivo soprattutto a Napoli e Firenze ove ha trascorso un periodo della sua vita nella città del giglio.
Ha influenzato con la sua pittura ariosa e coinvolgente, di carattere sacro o profano, l'attività di molti giovani pittori sia napoletani come Solimena , sia, veneziani e stranieri come Sebastiano Ricci, Fragonard e Goya.Luca Giordano, ben noto per avere affrescato a Napoli la controfacciata della chiesa dei Girolamini con la Cacciata dei mercanti dal Tempio,ha lasciato dunque la sua impronta artistica anche a Firenze a Palazzo Arrighetti-Gaddi in via del Giglio a Firenze.
In questa zona della città i Gaddi, famiglia dei celebri pittori Taddeo e Agnolo ma anche di uomini politici e di ricchi mercanti, avevano numerosi possedimenti: nella vicina piazza della Madonna degli Aldobrandini il palazzo Gaddi è uno dei più antichi di famiglia e si riconosce per i tipici sporti, mentre l'antistante edificio d'angolo con via del Melarancio sorge sul luogo del celebre giardino chiamato Paradiso dei Gaddi, cantato da John Milton, che fu probabilmente ospitato nell'allora Palazzo Arrighetti.
Furono i Gaddi a comprare il cinquecentesco palazzo degli Arrighetti e a fare costruire un nuovo corpo di fabbrica .
All'interno si trova un atrio che porta allo scalone monumentale, dove si trova un scultura di Ercole in riposo lungo la balaustra. Al piano nobile sono presenti alcune sale magnificamente affrescate, tra le quali spicca quella con l'affresco sul soffitto attribuito a Luca Giordano e completata da altre pitture e stucchi.
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