In Italia pullulano le abbazie benedettine tutte pregevoli dal punto di
vista storico, culturale ed artistico.
Moltissime sono state descritte in questo blog perché pregevoli dal punto di vista architettonico ed artistico.
Non possiamo dimenticare infatti che il monachesimo fondato da San
Benedetto sia la vera culla della cultura medioevale elemento
fondante della storia italiana, come quella francese-
L’albero genealogico del monachesimo occidentale, incentrato sul motto ora
et labora, a differenza di quello orientale tutto dedito alla contemplazione ed
alla preghiera, si diparte dalla regola benedettina cui si ispirarono i monaci
neri, cioè con il saio nero.
Nel corso dei secoli si svilupparono interpretazioni diverse sulla regola
benedettina in alcuni casi più rigida, in altri meno severa. Nacquero così gli
ordini cluniacense, cistercense, vallombrosiano, camaldolese, olivetano. E si
aggiungono a questi i foglianti, i celestini, i trappisti.
Ognuno ha la sua peculiarità come ad esempio i cistercensi che predilessero
instaurarsi in zone malsane ed insalubre.
La regola benedettina e degli altri ordini si incardina su
principi classici di umiltà e castità a cui si aggiunge quello di stabilità
cioè l’attitudine del monaco a restare per tutta la vita nel medesimo convento.
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