L'iconostasi (dal
greco eikonostasion, eidonostasis, posto delle immagini, da eikon, immagine, e histemi posto) è una parete divisoria decorata
con delle icone che separa la navata delle chiese ortodosse dal presbiterio
(santuario) dove viene celebrata l'Eucaristia.
Le chiese di tradizione bizantina sono
quasi tutte orientate con l’altare verso est, mentre la porta principale si
trova ad ovest.
Mirabile esempio di chiesa che rispetta i canoni è quella del monastero di San Sergio in Russia.
Mirabile esempio di chiesa che rispetta i canoni è quella del monastero di San Sergio in Russia.
Le chiese orientali si dividono in
particolare in tre parti: il vestibolo o
nartece, la navata ed il santuario equivalente al presbiterio della
tradizione latina.
La navata è separata dal santuario da un
tramezzo in legno o muratura chiamato iconostasi
Quella di centro, più larga e più
ornata, è detta la porta bella o la porta imperiale, che i
semplici fedeli ed i chierici, non ancora ín sacris, non possono varcare.
La porta bella è chiusa da due battenti di varia altezza e da una tenda .
Solitamente rimane chiusa eccetto che in alcuni momenti particolari delle
celebrazioni. Si trova in corrispondenza dell'altare . Le due porte laterali
sono chiamate: quella di destra porta sud o del Diakonikon
e quella sinistra porta nord (voria) o della Prothesis. Da queste porte possono
accedere nel santuario i chierici non ancora ordinati.
Contemporaneamente, in Occidente, vi era
l’usanza di nascondere il presbiterio con un'iconostasi priva d’icone con delle tende ( che scomparvero definitivamente solo in epoca
barocca (XVII sec.).
Secondo il principio teologico che sta
dietro a queste scelte ancora inalterato in tutto
l’oriente cristiano, le cose sante non possono essere svelate perché esiste una
gradualità con la quale l’uomo viene educato e si avvicina alla fede. Lo stesso
credente, oramai avanzato negli anni, conosce che non può sapere tutto e subito
e che esiste sempre un limite oltre al quale il suo sguardo raziocinante flette
le ali e cade al suolo.
Tale conoscenza si è mantenuta inalterata in tutto l’Oriente cristiano.
Nessun commento:
Posta un commento