Non lontano dal paese di Nikitari si trova
una stupenda cappella conosciuta soprattutto come “Panagia tis Asinou”
dal nome di un piccolo borgo fondato dai coloni greci provenienti dall’Argolide.
La chiesa, iscritta nel patrimonio mondiale dell’Unesco,appartiene ad un
originale struttura fondata nel 1105 ed è composta da una sola navata cui venne
aggiunto il nartece nel secolo XII.
Le pareti sono di pietre irregolari di roccia scura, intonacate con lo
scopo di fare l’effetto di un rivestimento marmoreo.
Moltissimi sono gli affreschi visibili tutti del XII secolo appartenenti al
periodo comneno di Costantino: tutti opere di di un artista proveniente con
molta probabilità da Bisanzio
Si possono ammirare nell'abside le
scene della Comunione degli Apostoli, l’ascensione
di Maria egiziaca ed i quaranta Martiri.
Le pitture del XIV secolo sulla
volta del nartece comprendono la Vergine con i donatori franchi sulla volta del
nartece con il capo coperto da un velo
nero come voleva la tradizione di quel periodo ed il pantocrator con Vergine ed
Apostoli nella cupola del nartece
Anche in questa chiesa vi è una presenza costante di Agios Mamas, l’eremita
che si sarebbe rifiutato di pagare le tasse.
L’iconografia del Santo lo raffigura sopra sul leone che con impeto avrebbe
cercato di assalirlo. Entrò in città con l’agnello in braccio a cavallo della
belva, fatto che indusse il governatore
a non far pagare più le imposte.
Da allora Aios Mamas è considerato
un simbolo della resistenza contro il potere e una sorta di protettore
degli evasori fiscali.
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