sabato 14 luglio 2012

Sovana la città del tufo che diede i natali al grande Ildebrando




Ci troviamo in uno dei borghi più incantevoli della maremma toscana: siamo a Sovana , la città del tufo come lo è Pitigliano
Al tufo è legata la storia di questo lembo di terra, ove la roccia ha permesso alle antiche popolazioni preistoriche, etrusche e medievali di sfruttare il territorio con necropoli , vie di comunicazione, e colombari.Questo  lembo di terra è legato alla storia dei Papi. Si perché qui è nato  il grande Gregorio VII al secolo Ildebrando nato a Sovana intorno al 1020. Sulla via di mezzo del borgo si incontra un antico edificio ove la tradizione vuole che sia nato Ildebrando.
Egli nacque a Sovana intorno all’anno 1020 nel contado senese, da Bonizone, che probabilmente apparteneva ad un ramo della potente famiglia degli Aldobrandeschi. Oggi sulla Via di Mezzo si incontra un antico edificio, già sede della Comunità di Sovana, che la tradizione indica come la Casa natale di S. Gregorio VII, recentemente restaurata. Papa Ildebrando di Soana lasciò presto il paese natale per recarsi a Roma, dove uno zio Abate lo avviò alla carriera ecclesiastica, che egli intraprese entrando a far parte dell’Ordine del Benedettini Clunyacensi. L’ingegno brillante di Ildebrando non tardò molto tempo a rifulgere: la considerazione di cui godeva già prima di diventare Pontefice conosce pochi altri paragoni, tanto che si potrebbe affermare che per certi versi la Riforma Gregoriana era già cominciata in questo periodo. Durante il suo papato favorì molto l’espansione della sua contea natale.
Moltissimi sono i monumenti a partire dal Duomo (Santi Pietro e paolo) originariamente della fine dell’XI secolo con cupola ottagonale e le decorazioni del ricco portale Nella criprta si trovano la tomba di San Mamiliano e la fonte battesimale.
Non meno interessante è la chiesa di Santa Maria una costruzione trecentesca con un’architettura esterna semplicissima ed all’interno costituita da tre navate valorizzate da un pregevole ciborio ovvero un tabernacolo a forma di tempietto databile ai sec VIII-IX costituito da quattro colonne che sorreggono un baldacchino  e con una raffinata decorazione con motivi ornamentali protoromanici.
Merita attenzione anche la loggia del Capitano collocata affianco del palazzo del Pretorio costruito nel Duecento e più volte ristrutturato
Non meno interessante è la rocca Aldobrandesca, costruita intorno all’anno Mille con l’affermarsi della potenza degli Aldobrandi.
La Rocca si erge su un pianoro tufaceo, sulla strozzatura formata dalle gole dei torrenti Calesina e Folonia. Era l’elemento-cardine nel sistema difensivo delle mura della città ed era posizionata come a serrare l’accesso al borgo.

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