giovedì 23 maggio 2013

Ischia: la chiesa della Madonna del soccorso a picco sul mare

Ischia, come Capri , è un'isola notissima in tutto il mondo e non vi è visitatore che quando vada a Napoli non si rechi anche in questa isola incantata.
Non è soltanto un'isola stupenda dal punto di vista paesaggistico e per il suo mare, ma anche per le sue bellezze artistiche.
A picco sul mare si trova la chiesa del Soccorso che ha dato il nome al piccolo promontorio dedicata a Santa Maria delle neve.




La chiesa della Madonna del Soccorso  insieme al torrione è il simbolo di Forio d'Ischia  è posta sul promontorio ed è circondata per tre lati dal mare, su di un vasto piazzale dal quale nelle giornate nitide si scorge Ventotene.
La chiesa fu alla sua origine verso il 1350 un antico convento agostiniano soppresso nel 1653,
Alla  chiesa che nella sua veste attuale  risale al 1864 si accede  da 20 scalini in piperno che portano all'atrio ove sono poste cinque croci sempre in piperno.
La facciata è bianca ed adornata di ricca scala ricoperta di preziose maioliche del '700 raffiguranti santi e scene della passione di Cristo.
Lo stile nel suo complesso  riassume l'architettura greco bizantina, moresca e mediterranea in una mirabile fusione di forme.
Anche l'interno è interessante nel suo susseguirsi di volte. E' ad una sola navata con cappelle laterali in una delle quali  si venera un Crocifisso taumaturgico, scultura di ispirazione catalana del secolo XIV. 




giovedì 16 maggio 2013

Il monastero di Batalha fulgido esempio di stile manuelino in Portogallo.

Il Portogallo è una terra ricca di stupendi paesaggi e di notevoli monumenti artistici di cui molti in stile manuelino o tardo gotico portoghese fiorito in Portogallo  nel primo decennio del XVI secolo.
Un fulgido esempio è rappresentato dal monastero di Batalha conosciuto anche con il nome de Convento de
Santa Maria de Vitoria che si trova  nei pressi della città omonima.
E' un monumento in stile manuelito costruito tra il XIV e il XV secolo  per volontà di Giovanni I come ringraziamento alla Vergine Maria  e come simbolo della vittoria contro il re di Castiglia nella battaglia di Aijubarrota che si svolse proprio nel luogo  dove sorge il monastero.
Il monastero dapprima fu costruito in gotico, successivamente assunse lo stile flamboyant caratterizzato da linee sinuose con archi protesi verso l'alto come lingue di fuoco  arrivando ad un'altezza di 32 metri.
Nel 1500 il monastero assunse uno stile rinascimentale e nel 1750 il monastero cadde in rovina, Soltanto  nel 1840 fu ripristinato l'antico splendore.
L'esterno del Monastero di Batalha è realizzato con la pitra bianca di Porto de Mois ingiallita con il passare del tempo.
La chiesa non presenta un campanile ed ha una porta d'ingresso  della chiesa è alta quindici metri e presenta elementi architettonici manelini come sfere armillari, angeli, funi ,cerchi ed archi,
Su tutti gli archi della chiesa è inciso il motto Leautè faray tam yaserei e cioè " sarò sempre leale in omaggio al re Manuele.
L'interno della chiesa è lungo e stretto in proporzione all'altezza ed ha pochi ornamenti.
Vi sono cinque cappelle e la luce entra nella navata centrale grazie a dici finestroni con vetrate e due grandi finestre nelle pareti laterali.
Il complesso di Batalha presenta due chiostri quello di Giovanni I ed il chiostro di Alfonso V entrambi caratterizzati da uno stile  molto sobrio, anche se quello dedicato ad Alfonso V presenta anche  elementi in stile manuelino.



mercoledì 15 maggio 2013

Il giardino di Linderhof in una successiva cornice invernale


Abbiamo già parlato dei castelli bavaresi. Tra questi uno dei più belli è quello di Linderhof il cui nome deriva da un possente tiglio ( Linde) che da secoli si trova nel parco.
Il castello risale al quattrocento e sorse probabilmente in un podere di proprietà della vicina abbazia benedettina di Ettal.
Re Massimiliano II lo trasformò nell'ottocento in un padiglione di caccia e nel 1869 il figlio Ludwig II acquistò il terreno circostante con l'intenzione di costruire una villa reale.
Nel 1880 prese vita il meraviglioso giardino che fa da cornice al piccolo castello con le sue perfette geometrie, le fontane, le sontuose statue e due padiglioni di gusto orientale, acquistati acquistati all'Esposizione Universale di Parigi nel 1867. Si trova anche  un suggestivo chiosco moresco con il suggestivo trono dei pavoni  e la casa marocchina che, venduta dal governo bavarese alla morte di Ludwig nel 1886, è stata riacquistata e riportata nel parco nel 1998.

.

sabato 11 maggio 2013

Gerusalemme: dinanzi al muro del Pianto.


Non si rimane indifferenti dal punto di vista emozionale nel recarsi a Gerusalemme al muro occidentale ovvero al muro del pianto.
Si trova nel cuore della città il luogo più santo per la religione ebraica, che,
secondo le credenze ebraiche, si tratterebbe del muro  che sorreggeva il primo ed il secondo tempio di Salomone.
E' l'unica vestigia del tempio di Gerusalemme nonchè il punto più vicino al Sancta Sanctorum dove era conservata l'arca dell'alleanza, il luogo santo accessibile esclusivamente al grande Sacerdote durante la festa di Yum Kippur.
Costruito da Salomone nel X secolo a. C il primo Tempio fu distrutto una prima volta da Nabucodonosor. Intorno al 20 d,C un secondo Tempio venne ricostruito fa Erode, per essere nuovamente distrutto dal generale romano Tito.
Il luogo è sacro anche agli Islamici, perché secondo la religione musulmana nel 620 d.C Maometto avrebbe intrapreso un viaggio spirituale verso Gerusalemme a dorso di un cavallo alato, che, una volta a Gerusalemme, fu legato ad un muro proprio il muro occidentale.
Il muro occidentale sorregge parte della spianata delle moschee (il monte del Tempio per gli ebrei) dove si trova la Cupola della Roccia e la moschea al'Aqsa.
Il visitatore che si trovi lì non può restare indifferente nel vedere gli chassidim , vestiti di nero, dalla barba incolta e con cappello cilindrico con treccine penzolanti .
Essi hanno un movimento oscillante e si avvicinano al muro  depositando tra le fessure la loro preghiera e baciando la pietra.
Restano in alcuni casi  seduti serenamente recitando incomprensibili versetti  ed ancora uniti in momenti di gioia e di festa durante un BarMitzva, cioè nel momento in cui un ragazzo raggiunge la sua maturità  spirituale e diventa responsabile  della propria religione e delle proprie azioni.




mercoledì 1 maggio 2013

Bad Ischl la città cara agli Asburgo



A pochi chilometri da Salisburgo si trova  la ridente cittadina di Bad Ischl un centro turistico ideale per fare escursioni in montagna e ai laghi della regione di Salzkammergut, per lo sci e l'alpinismo.
Qui si respira soprattutto  l'atmosfera della città imperiale asburgica, un ambiente dell'epoca passata che non si può trovare da nessun'altra parte.
Nel 1849 infatti , un anno dopo che che il diciottenne Francesco Giuseppe salisse al trono imperiale austriaco. si celebrarono le nozze del secolo con la cugina Elisabetta ovvero con SIssi una giovane dalla leggendaria bellezza e dalla personalità affascinante.
Numerosi sono i monumenti  e memorie della Monarchia Asburgica che si possono ammirare dentro e fuori della città
Il monumento più insigne è comunque  rappresentato dalla villa imperiale la Kaiservilla e dal parco imperiale dove si respira un'atmosfera dell'ottocento e dove si possono rivivere i momenti straordinari del periodo estivo trascorso lì dalla coppia imperiale.
La villa è tuttora abitata dagli Asburgo, discendenti diretti di francesco Giuseppe ed Elisabetta.