martedì 11 giugno 2013

Il castello di Chambord: capolavoro rinascimentale della valle della Loira

Uno degli itinerari più percorsi dai visitatori della Francia è quello dei Castelli della Loira.
Il più grande castello è Chambord costruito tra il 1519 ed il 1547 nei pressi di una curva del fiume Cosson, corso d'acqua affluente di Beuvon che si getta poi a sua volta nella Loira.
Si trova nel dipartimento  Loir et Cher, 14 km a nord-est di Blois ed a circa 6Km dalla riva sinistra della Loira.
Il castello è un capolavoro rinascimentale di enormi dimensioni con 440 stanze, 85 scale e 365 camini ( uno per giorno dell'anno). E' inserito in un immenso parco che occupa una superficie di 5500 ettari, racchiuso da una cerchia di mura lungo ben 32 Km.
Fino al 1518 è stato un casino di caccia di proprietà dei conti di Blois.
Francesco I, allora sovrano di Francia,  decise di demolirlo e di farsi costruire una fastosa dimora.
Affascinato dall'architettura italiana aveva invitato Leonardo da Vinci ad Amboise.
Leonardo  avrebbe realizzato i primi progetti del castello, compreso uno schema per deviare il corso della Loira.
Il castello è a forma di croce con il mastio centrale fiancheggiato da quattro torri e circondato da un cortile.
Vi è  una doppia scala a spirale che consente  a due persone che salgono o scendono  di vedersi  sempre,ma di incontrarsi  solo all'inizio o alla cima 
Sui quattro lati si aprono gli appartamenti ed ovunque si vede l'emblema di Francesco I cioè la salamandra.
Gli appartamenti reali  sono i più grandi come la camera da letto tappezzata con arazzi riccamente decorati.
Al secondo piano  vi è una ricca raccolta di trofei, armi ed arazzi con un tetto  che è una profusione di timpani , torrette e guglie
Chambord ha ospitato numerosi personaggi oltre a Francesco I e a Luigi XIV. Vi ha dimorato ad esempio Moliere.
Nel 1809 Napoleone assegnò il castello al principe  Wagram.. Nel 1821 il possedimento viene acquistato dal duca di Bordeaux erede alla corona e dopo varie vicissuitudini nel 1932 lo stato Francese lo stato Francese lo riacquista dagli eredi per 11 milioni di franchi



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