sabato 30 novembre 2013

San Marcello al Corso a Roma

A via del Corso, non lontano da Piazza Venezia, si trova la chiesa di San Marcello che ha una storia antica.
Nasce infatti come chiesa paleocristiana,poichè sorge fin dal IV secolo o dal V secolo sui resti del catabulum dove Papa Marcello i fu costretto durante le persecuzioni per umiliazione a compiere vili lavori  nelle stalle dei servizi ai poteri imperiali.
Questa chiesa assume successivamente un'impronta rinascimentale, essendo stata iniziata nel 1519 su disegni di Jacopo Sansovino. Fu decorata  in fase successiva nella Controriforma e completata nel tardo '600 con la vivace facciata concava di Carlo Fontana, prospiciente una piazzetta aperta sul Corso.
Il Portale ha un rilievo opera di Antonio Raggi, mentre l'interno si presenta come una navata con soffitto piano a cassettoni, ornati da i Simboli della vergine secondo le  Litanie
Presenta dunque un insieme molto interessante con opere della Controriforma e del barocco .
In una cappella è esposto un Crocifisso ligneo  del'400 considerato miracoloso perchè trovato intatto tra le rovine della Chiesa.

mercoledì 20 novembre 2013

Il Golem di Praga

A suo tempo abbiamo descritto il cimitero di Praga.
Viene da domandarsi chi sia il Golem
Secondo la leggenda colui ch viene a conoscenza di certe arti magiche può fabbricare un golem, un gigante di argilla forte e ubbidiente, che può essere usato come servo, impiegato per svolgere lavori pesanti e come difensore del popolo ebraico dai suoi persecutori. Può essere evocato pronunciando una combinazione di lettere alfabetiche.
Il Golem era dotato di una straordinaria forza e resistenza ed eseguiva alla lettera gli ordini del suo creatore di cui diventava una specie di schiavo, tuttavia era incapace di pensare, di parlare e di provare qualsiasi tipo di emozione perché era privo di un'anima e nessuna magia fatta dall'uomo sarebbe stata in grado di fornirgliela.
Molte sono le narrazioni sul Golem e la sua origine; la più famosa èquella che riconduce a Praga.
Si narra che nel XVI secolo un mago europeo, un rabbinol di Praga cominciasse a creare golem per sfruttarli come suoi servi, plasmandoli nell'argilla e risvegliandoli scrivendo sulla loro fronte la parola "verità". C'era però un inconveniente: i golem così creati diventavano sempre più grandi, finché era impossibile servirsene: il mago decideva di tanto in tanto di disfarsi dei golem più grandi, trasformando la parola sulla loro fronte in "morte" ; ma un giorno perse il controllo di un gigante, che cominciò a distruggere tutto ciò che incontrava.
Ripreso il controllo della situazione, il mago decise di smettere di servirsi dei golem che nascose nella soffitta della Sinagoga Staronova, nel cuore del vecchio quartiere ebraico, dove, secondo la leggenda, si troverebbero ancora oggi.
Insomma il Golem anche se leggendario a buona ragione puà definirsi il prototipo del robot.

sabato 9 novembre 2013

La cappella palatina di San Giovanni Battista dell'Ordine di Malta.

Molto complessa è la storia dell'ordine di Malta che come altri ordini cavallereschi affonda le radici nella storia delle Crociate.
I Cavalieri di Malta nascono come istituzione ospedaliera a Gerusalemme e per intricate vicende storiche si spostano a Cipro, Rodi , Malta ed infine Roma.
Rimandiamo all'ottimo sito dell'Ordine di Malta per leggerne i dettagli. .
Qui ci limitiamo a descrivere sinteticamente la cappella palatina di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi chiesa situata a Roma nel rione Monti in piazza del Grillo.
Nell'area del foro di Augusto, sorse nel XII secolo una struttura dei Cavalieri dell'Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme ( attuale ordine di Malta) che inglobò nel XIV secolo il preesistente complesso  costituito  da monastero e chiesa dei monaci basiliani  sul tempio Marte Ultore.
L'attuale aspetto del complesso incorporante parte della struttura del Foro Augusto, si deve alla sistemazione voluta nel 1466 dal cardinale Marco Barbo, nipote di Paolo II che  costruì la facciata su Piazza del Grillo con il loggiato superiore a cinque arcate e colonne di marmo che affaccia su tre lati.
Si possono ammirare affreschi attribuiti alla scuola di Andrea Mantegna con paesaggi, piante e medaglioni con gli imperatori. Temporaneamente abbandonato nel 1566 fu affidato  alle suore domenicane e ritornò ad essere  utilizzato dai Cavalieri di Malta nel 1946.
L'attuale cappella palatina dedicata a San giovanni Battista è moderna e presenta nella parete di fondo un altare con sculture di Alfredo Biagini nel secolo XX.



venerdì 1 novembre 2013

La basilica di San Pietro in Vincoli a Roma



Uno dei luoghi eccelsi dal punto vista artistico, più frequentato da coloro che vengono a Roma, è la basilica di San Pietro in Vincoli .
E' comune e ricorrente l'associazione di idee tra la basilica e lo stupendo Mosè scolpito da Michelangelo.
Eppure saremmo superficiali se limitassimo la visita della Basilica al solo Mosè
Si tratta di una basilica costruita nel 442 presso le terme di Tito all'Esquilino da Licinia Eudossia figlia di Teodosio II e moglie di Valentiniano III sul luogo di un precedente luogo di culto cristiano indicato come titulus apostolorum.
L'imperatrice  fece costruire la chiesa per custodire le catene ( vincula) di San Pietro che la madre l'imperatrice Elia Eudocia aveva avuto in dono a Giovenale, patriarca di Gerusalemme durante il suo viaggio in Terra Santa insieme alle catene che avevano legato il sSanto nel carcere Mamertino.
L'edificio fu restaurato da papa Adriano I nel 780 e nel 1471 da papa Sisto IV e nel 1503 da Giulio II
Al restauro di Giulio II risale l'architettura attuale della chiesa con il portico d'ingresso  e la ristrutturazione del convento annesso,
Il meraviglioso chiostro  è attribuito dal Vasari a Giuliano da Sangallo.
L'interno è diviso in tre navate separate da 20 colonne antiche di marco greco.
La volta a botte ribassata dalla navata centrale mostra un grande affresco di Giovanni Battista Parodi.
Nella basilica vi è anche la tomba di  Antonio e Piero del Pollaiolo. 
Vi sono anche dipinti del Guercino e del Dominichino.
Vi sono altresì molte sepolture di personaggi importanti della gerarchia ecclesiastica.
Di particolare interesse è il mosaico posto circa a metà della navata in cui è raffigurato San Sebastiano come un uomo anziano.
Riteniamo superfluo addentrarci sul Mosè di Michelangelo  su cui sono state scritte pagine e pagine della critica della storia dell'arte.
Ci limitiamo a scrivere che il Mosè fa parte della tomba di Giulio II situata nel transetto destro. Ne fanno parte anche opere minori di Michelangelo raffiguranti Rachele e Lia.