Uno dei più eleganti teatri italiani è La Fenice di Venezia.
Venne costruito negli anni 1790-92 dalla Nobile Società dell’architetto neoclassico Gianantonio Selva e l’inaugurazione avvenne il 16 maggio 1792 - durante la festa della “Sensa” - con la messa in atto de “I giochi di Agrigento” di Giovanni Paisiello su libretto di conte Alessandro Pepoli.
Il 13 dicembre 1836
venne quasi completamente divorato dalle fiamme, si salvarono solo una
parte dell’ingresso e i muri perimetrali. Fu subito ricostruito sul
modello dell’originale dagli ingegneri Tommaso e Giovanni Battista Meduna.
Il 29 gennaio 1996,
ancora una volta, il teatro venne distrutto dal fuoco, sviluppatosi,
non senza precise responsabilità, durante alcuni interventi di
ristrutturazione e adeguamento. Il teatro è stato riedificato, nello
stile del precedente, in circa otto anni.
La Fenice
presenta una facciata neoclassica con una vistosa scala che sale dal
campo verso un alto pronao a quattro colonne corinzie, coronata da una
balaustra. Le due statue nelle nicchie, la Danza e la Musica,
sono opere di Giovanni Battista Meduna, così come il fregio centrale
con l’emblema della mitica fenice. Anche la facciata sul retro, che
prospetta sul rio Santa Maria Zobenigo, venne eretta dal Selva secondo
stilemi neoclassici e presenta un bugnato che riveste le cinque arcate
del piano terra e tre finestroni con timpano al primo piano.Gli interni, che erano riccamente decorati con stucchi e dorature di finissimo pregio eseguiti in epoche e da artisti diversi e che andarono tutti perduti nel pauroso incendio del 1996, sono stati ripristinati grazie all’intervento di eccellenti artigiani che hanno ricopiato in modo pressoché perfetto tutti gli antichi decori e arredi.
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