Rovereto, la seconda città del Trentino per numero di abitanti è nota per importanza culturale, economica e sociale.
La città nel cui centro storico il dominio veneziano ha lasciato importanti tracce architettonichetro storico. è conosciuta da chi ama l’arte moderna soprattutto
per i suoi importanti rappresentanti del futurismo italiano, tra cui
Fortunato Depero. Per questo motivo, Rovereto è diventata la principale
sede del MART, il museo di arte contemporanea del Trentino, uno dei poli culturali europei più conosciuti
per l’arte moderna, luogo di mostre e di una importante collezione
permanente.
A testimoniare gli orribili tempi della grande guerra,
l’Ossario di Castel Dante, in cui sono custodite le spoglie di Fabio
Filzi, Damiano Chiesa e di migliaia di soldati, la Campana dei Caduti
sul Colle Miravalle, i cui rintocchi suonano ogni sera in memoria dei
caduti di tutte le guerre, invocando pace e fratellanza tra le genti del
mondo.
Il Museo della Guerra è situato all’interno delle mura del Castello di Rovereto.
Non va dimenticato che Rovereto è anche la città natale del beato Antonio Rosmini, filosofo coevo del Manzoni.
Una curiosità architettonica di Rovereto, è rappresentata dalla la casa dei Turchi che sorge nel quartiere di Santa Maria, in un angolo suggestivo del centro storico sul torrente Leno
Immersa nel suono delle cascate, si affaccia sul ponte Forbato, il più antico della città.
Accogliente e segreta, deve il suo nome alle antiche verande in legno
che richiamano elementi di architettura araba: le Mashrabija, sensuali
maschere che concedono di vedere senza esser visti e alla sua storia tra sete e commerci, dal 1500 un ponte tra oriente e occidente.