sabato 30 aprile 2016

Rovereto: la suggestiva casa dei Turchi.

Rovereto, la seconda città del Trentino per numero di abitanti è nota per  importanza culturale, economica e sociale.
La città  nel cui centro storico il dominio veneziano ha lasciato importanti tracce architettonichetro storico. è conosciuta da chi ama l’arte moderna soprattutto per i suoi importanti rappresentanti del futurismo italiano, tra cui Fortunato Depero. Per questo motivo, Rovereto è diventata la principale sede del MART, il museo di arte contemporanea del Trentino,  uno dei poli culturali europei più conosciuti per l’arte moderna, luogo di mostre e di una importante collezione permanente.
A testimoniare gli orribili tempi della grande guerra, l’Ossario di Castel Dante, in cui sono custodite le spoglie di Fabio Filzi, Damiano Chiesa e di migliaia di soldati, la Campana dei Caduti sul Colle Miravalle, i cui rintocchi suonano ogni sera in memoria dei caduti di tutte le guerre, invocando pace e fratellanza tra le genti del mondo.
Il Museo della Guerra è situato all’interno delle mura del Castello di Rovereto.
Non va dimenticato che Rovereto è anche la città natale del beato Antonio Rosmini, filosofo coevo del Manzoni. 
Una curiosità architettonica di Rovereto, è rappresentata dalla la casa dei Turchi che sorge nel quartiere di Santa Maria, in un angolo suggestivo del centro storico sul torrente Leno
Immersa nel suono delle cascate, si affaccia sul ponte Forbato, il più antico della città.
Accogliente e segreta, deve il suo nome alle antiche verande in legno che richiamano elementi di architettura araba: le Mashrabija, sensuali maschere che concedono di vedere senza esser visti e alla sua storia tra sete e commerci, dal 1500 un ponte tra oriente e occidente.



















Nessun commento:

Posta un commento