lunedì 17 ottobre 2011

Nazarè, Batalha, Alcobaca, Obidos rare bellezze lusitane sull'Atlantico.


Quando si parla del Portogallo il pensiero corre subito alla meravigliosa Lisbona, alle isole di Madeira e delle Azzorre, oppure a Fatima, meta di pellegrinaggio di risonanza mondiale.
Ma non meno suggestivo è anche l’addentrarsi negli intantati paesi che si affacciano sull’impetuoso oceano Atlantico.
Ma vediamoli anche se in ordine sparso.
Anzitutto degno di nota per un turista che da Lisbona prende l’automobile, andando verso il Nord è Nazaré in origine un antico villaggio di pescatori divenuto celebre meta turistica, grazie alla sua felice posizione a metà strada tra l'oceano e il clima di collina. La leggenda vuole che nel quarto secolo d.C., venisse donata a questo villaggio una statua della Maria, madre di Gesù di Nazaret da cui ne deriva il nome.
Caratteristico della zona è il porticciolo dove è possibile vedere le barche variopinte dei pescatori.
A poco più di un centinaio di chilometri dalla capitale si incontra la minuscola e pittoresca cittadina di Batalha, in cui è pssibile ammirare il meraviglioso Monastero di Santa Maria da Vitoria.
Alcobaça è altrettanto nota per un altro monastero Qui le linee sono molto più semplici, ma il luogo non è meno affascinante, anche perché la stupenda chiesa gotica custodisce le spoglie dei protagonisti di un grande amore ostacolato dalla ragione di stato, il re Dom Pedro e Inès de Castro, dama di compagnia della regina.

Ma Obidos mi ha colpito veramente anche perchè il pensiero va in qualche modo anche a Capri e a Positano .E' un nucleo antico che sorge arrampicato su una collina. Le casette sono tutte bianche e ricordano i pueblos blancos andalusi e bordate da una striscia a colori vivaci che rende il paese un po’ fiabesco, con le sue stradine strette e tortuose, le chiesette silenziose e le mura merlate del castello medievale che sovrastano e circondano l’abitato.

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