martedì 7 febbraio 2012

Sarsina nella valle del Savio: ricordando Plauto.



 


Sulla strada per Cesena, si incontra nella valle del Savio Sarsina,nota nella letteratura latina perché diede i natali nel 254 a.C. al  grande commediografo Plauto.
Il primo insediamento stabile nell'area in cui sorge l'odierna città era abitato da popolazione umbre presenti nella valle del Savio, giunti nel IV secolo a.C..
Fu sottomessa dai Romani nel 266 a.C., in seguito a due gravose campagne militari, che le conferirono lo status di civitas foederata (città alleata), concedendo quindi alla città una certa autonomia.
Dopo essere diventato un municipio romano integrato ed organizzato, sul piano urbanistico ed architettonico, con la dotazione inoltre di una massiccia cinta muraria durante l'età imperiale, fino al III secolo d.C.lo sviluppo della cittadina crebbe notevolmente, grazie anche ad una solida economia silvo-pastorale e ai suoi rapporti commerciali con il porto di Ravenna. 
A Sarsina fra il III e il IV secolo fu nominato il primo vescovo, Vicinio,divenuto poi santo e protettore della città.
La cattedrale a lui dedicata fu eretta su un edificio preesistente di epoca romana o paleocristiana.
La tipica facciata romanica della chiesa ubicata proprio nella piazza Plauto corrispondente all’antico foro Romano, è solcata dai segni di rifacimenti ed aggiustamenti operati nel corso dei secoli. Sopra l'ingresso, nella lunetta, vi è un mosaico raffigurante il santo titolare con la mitria da vescovo e la catena miracolosa. Il campanile, di epoca tarda, venne restaurato nel XVIII secolo. L'interno della cattedrale è a tre navate a croce latina, separate da colonne, con soffitto a capriate; la navata centrale, più larga di quelle laterali, termina con l'abside.Di particolare importanza è lè il bassorilievo altomedievale raffigurante Cristo tra gli arcangeli.

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