Storia, arte e letteratura si intrecciano indissolubilmente quando si parla di Todi caratteristica ed antica città umbra,
A Todi che presenta la fisionomia di una città romana che risale al IIIsec a dal IV secolo in tutta la regione si diffonde il Cristianesimo di cui riferimento importante fu S.Terenziano, primo vescovo della città.
Importantissima anche è la figura del vescovo Fortunato, che guida i tudertini nella difesa contro i Goti.
Nel Medioevo Todi assume l'aspetto di un castello feudale:e dopo il mille la città si espande e tornano a fiorire artigianato e commercio: con l'affermazione delle corporazioni.
Nel 1236 nasce in città Jacopo dei Benedetti, detto Jacopone, una delle maggiori figure della tradizione francescana e faro della letteratura italiana del duecento..
Dopo l'epoca delle signorie e dei signori della guerra che dominano la città, Todi passa definitivamente sotto il controllo dello Stato Pontificio, che termina nel 1860 con la nascita Questa è la storia in pillole di Todi la cui bellezza è nota in tutto il mondo èer l’armonia delle sue case e per lo splendore della sua del Regno d'Italia.
Il cuore della città è Piazza del Popolo, già centro della città romana, e chiusa nel Medioevo da quattro porte;in cui si ha una panoramica completa dello splendido spazio rettangolare in cui sono situati i palazzi simbolo della vita spirituale e civile della municipalità.
Molti e pregevoli solo palazzi e chiese nei dintorni.
Il duomo consacrato alla Madonna della SS. Annunziata, con originale facciata, a terminazione rettilinea, gotica del '200 a cui nel nel '300 viene aggiunto il campanile e nel '500 il magnifico rosone. presenta un interno a tre navate
Il Palazzo dei Priori, proprio di fronte al Duomo, iniziato nel 1293, poi ampliato e terminato nel 1334-1337, di aspetto tipicamente medievale
Il Palazzo del Capitano del Popolo, costruito alla fine del XIII secolo in stile gotico italiano, che presenta a piano terra un poderoso porticato, quindi un primo piano con tre trifore gotiche sormontate da cuspidi e un secondo piano con quattro trifore con qualche caratteristica romanica. Attualmente è sede del Museo che raccoglie antichità; interessanti affreschi staccati e raccolte di pittura di '400, '500 etrusche, romane e medievali;
Il Palazzo del Popolo,mirabile costruzione gotico-lombarda del XIII secolo, iniziata nel 1213 e successivamente elevata di un piano
Un lato di questo palazzo si affaccia su piazza Garibaldi, ove non manca tanto per cambiare il monumento all'Eroe dei due Mondi; un lato della piazza offre inoltre una bellissima veduta panoramica, e il cipresso che svetta, altissimo, è stato piantato da due cittadini di Todi nel 1849 per ricordare il passaggio di Garibaldi.
Al di fuori della piazza la chiesa di S. Fortunato in cima ad una suggestiva scalinata
La chiesa - la più grande in Umbria dopo la Basilica di Assisi - è un esempio di chiesa-sala (Hallen Kirchen) dell'ultima architettura gotica, non d'influenza nordica come prima si era ritenuto, ma assisiate.
Il portale mediano è splendido, adornato da fasci di colonnine tortili con viticci e piccole figure; a fianco due nicchie con un "Gabriele" e una "Annunciata", in uno stile che ricorda quello di Jacopo della Quercia.
Nell' interno di S. Fortunato che è a tre navate di perfetta architettura gotica si trova unl'affresco quattrocentesco di Masolino da Panicale rappresentativo della Madonna con due angeli
La cripta, costruita nel 1596, vi sonota le reliquie dei cinque santi protettori della città - S. Fortunato, S. Callisto, S. Cassiano, S. Romana e S. Degna - e il sepolcro di Jacopone.Storia, arte e letteratura si intrecciano indissolubilmente quando si parla di Todi caratteristica ed antica città umbra,
A Todi che presenta la fisionomia di una città romana che risale al IIIsec a dal IV secolo in tutta la regione si diffonde il Cristianesimo di cui riferimento importante fu S.Terenziano, primo vescovo della città.
Importantissima anche è la figura del vescovo Fortunato, che guida i tudertini nella difesa contro i Goti.
Nel Medioevo Todi assume l'aspetto di un castello feudale:e dopo il mille la città si espande e tornano a fiorire artigianato e commercio: con l'affermazione delle corporazioni.
Nel 1236 nasce in città Jacopo dei Benedetti, detto Jacopone, una delle maggiori figure della tradizione francescana e faro della letteratura italiana del duecento..
Dopo l'epoca delle signorie e dei signori della guerra che dominano la città, Todi passa definitivamente sotto il controllo dello Stato Pontificio, che termina nel 1860 con la nascita Questa è la storia in pillole di Todi la cui bellezza è nota in tutto il mondo èer l’armonia delle sue case e per lo splendore della sua del Regno d'Italia.
Il cuore della città è Piazza del Popolo, già centro della città romana, e chiusa nel Medioevo da quattro porte;in cui si ha una panoramica completa dello splendido spazio rettangolare in cui sono situati i palazzi simbolo della vita spirituale e civile della municipalità.
Molti e pregevoli solo palazzi e chiese nei dintorni.
Il duomo consacrato alla Madonna della SS. Annunziata, con originale facciata, a terminazione rettilinea, gotica del '200 a cui nel nel '300 viene aggiunto il campanile e nel '500 il magnifico rosone. presenta un interno a tre navate
Il Palazzo dei Priori, proprio di fronte al Duomo, iniziato nel 1293, poi ampliato e terminato nel 1334-1337, di aspetto tipicamente medievale
Il Palazzo del Capitano del Popolo, costruito alla fine del XIII secolo in stile gotico italiano, che presenta a piano terra un poderoso porticato, quindi un primo piano con tre trifore gotiche sormontate da cuspidi e un secondo piano con quattro trifore con qualche caratteristica romanica. Attualmente è sede del Museo che raccoglie antichità; interessanti affreschi staccati e raccolte di pittura di '400, '500 etrusche, romane e medievali;
Il Palazzo del Popolo,mirabile costruzione gotico-lombarda del XIII secolo, iniziata nel 1213 e successivamente elevata di un piano
Un lato di questo palazzo si affaccia su piazza Garibaldi, ove non manca tanto per cambiare il monumento all'Eroe dei due Mondi; un lato della piazza offre inoltre una bellissima veduta panoramica, e il cipresso che svetta, altissimo, è stato piantato da due cittadini di Todi nel 1849 per ricordare il passaggio di Garibaldi.
Al di fuori della piazza la chiesa di S. Fortunato in cima ad una suggestiva scalinata
La chiesa - la più grande in Umbria dopo la Basilica di Assisi - è un esempio di chiesa-sala (Hallen Kirchen) dell'ultima architettura gotica, non d'influenza nordica come prima si era ritenuto, ma assisiate.
Il portale mediano è splendido, adornato da fasci di colonnine tortili con viticci e piccole figure; a fianco due nicchie con un "Gabriele" e una "Annunciata", in uno stile che ricorda quello di Jacopo della Quercia.
Nell' interno di S. Fortunato che è a tre navate di perfetta architettura gotica si trova unl'affresco quattrocentesco di Masolino da Panicale rappresentativo della Madonna con due angeli
La cripta, costruita nel 1596, vi sonota le reliquie dei cinque santi protettori della città - S. Fortunato, S. Callisto, S. Cassiano, S. Romana e S. Degna - e il sepolcro di Jacopone.